
Tempi duri per gli amanti del riposo infrasettimanale scolastico. Con l’entrata in vigore della riforma delle superiori, chi farà troppe assenze verrà bocciato. A sancire questa misura è il regolamento sulla valutazione degli studenti varato dal Ministero dell’Istruzione, misura che rende ancor più rigorosa la scuola di domani.
Addio quindi settimane bianche, giustificazioni false e... occupazioni. Sì, anche questi giorni di scuola persa varranno per il conteggio finale. Chi farà più di un giorno di assenza su quattro, verrà bocciato. Per gli amanti delle frazioni, vuol dire che bisognerà essere presenti ad almeno 3/4 delle ore di lezione complessiva.DOPO LE MEDIE ANCHE LE SUPERIORI - In realtà già dal 2004, nelle scuole medie, chi non frequenta almeno i tre quarti dell’orario annuale vede sfumare la promozione. E ora anche i licei, gli istituti tecnici e professionali adotteranno lo stesso drastico “rimedio” per evitare lo spopolamento delle classi in occasione di compiti, interrogazioni o occupazioni studentesche e per contenere i neo-diciottenni che possono firmare da soli le giustificazioni per le proprie assenze.
OBBLIGO DI FREQUENZA - Secondo quanto disposto dal regolamento in questione “A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale” (art. 14 comma 7). Insomma, chi si assenta per più di un quarto del complessivo orario scolastico, non potrà accedere agli scrutini finali e verrà automaticamente bocciato. Lo stesso vale per chi frequenta l’ultimo anno: i maturandi “assenteisti” non potranno accedere all’esame finale e saranno costretti a ripetere l’anno.

SI INIZIA A SETTEMBRE 2010 - La disposizione che obbliga gli studenti ad una maggiore responsabilità evitando di fare assenze che siano giustificate solo dalla voglia di saltare un giorno di scuola, è entrata effettivamente in vigore a settembre assieme all’avvio della riforma Gelmini.
“ERA ORA” DICONO I PRESIDI - Soddisfatti i dirigenti scolastici, in particolare Mario Rusconi, preside del liceo scientifico Newton di Roma, che ha commentato così l’introduzione del limite di assenze anche per le scuole superiori: “La scuola, dopo il cinque in condotta, avrà in mano un altro strumento per far capire ai ragazzi che tra i banchi si fa sul serio, che non possono fare ciò che vogliono. Non ci potranno più essere troppe assenze furbe” e aggiunge “Con questa novità […] anche con le occupazioni gli studenti dovranno andarci piano: non potranno più bloccare le lezioni per settimane, a meno che non vogliano essere tutti bocciati”.
GIÀ SI FACEVA - In realtà l'introduzione di questa norma non deve lasciarci troppo sorpresi. Già da anni i consigli di classe decretavano la bocciatura degli alunni con troppe assenze sul groppone. Senza una norma precisa, ognuno si regolava secondo un criterio proprio. Con l'introduzione del regolamento, invece, tutta Italia si allinea sullo stesso metro di giudizio per quanto riguarda l'eccesso di assenze. Il che non può che essere un bene. Senza contare che le troppe assenze non fanno altro che danneggiare gli studenti stessi e la loro preparazione. Quindi è giusto che ci sia una norma per evitare gli eccessi.
Calcola le assenze che hai fatto finora.
Cristina Montini