
A rispondere alla chiamata, stavolta, è stato Matteo Salvini, secondo il quale i ragazzi “sono assolutamente partecipi” alla vita politica. “Hanno domande, suggerimenti; ovviamente al centro c’è il tema della scuola, del lavoro e dell’ambiente”. Ma guai a dire che sono “vittime” di chi è passato prima di loro: “Ogni generazione eredita vantaggi e problemi. Penso a quando ero ragazzino: io sono del ‘73 e quindi, dopo i mitici anni 80, ho vissuto il debito pubblico, Tangentopoli, la corruzione. Quindi, secondo il leader della Lega, ogni generazione eredita qualcosa di positivo e qualcosa di negativo a cui rimediare: “Questa ha il tema dell’ambiente, della precarietà del lavoro, della guerra e della pandemia, ma siccome ognuno è artefice del suo destino, io non credo ai piagnoni, ai lamentoni e ai criticoni”.
Con la stessa decisione, inoltre, Salvini invita i diciottenni al voto per il referendum del 12 giugno e per le occasioni future: “‘Dire ‘tanto non riguarda me’ è il ragionamento più sbagliato, perché lasci che decidano altri”. E rincara la dose: “Conto che i diciottenni attuali o i diciottenni futuri si informino, che si prendano la responsabilità di scegliere. Sicuramente non scegliere e stare a casa guardare quello che fanno gli altri è una sconfitta”
Ambiente: puntare all’autonomia energetica anche attraverso il nucleare
Venendo ai temi attuali che stanno più a cuore ai giovani, non si possono non citare, come anticipato, il riscaldamento globale e le iniziative in cantiere per programmare un futuro migliore. Perché salvare il nostro Pianeta è sì una priorità per chi verrà dopo, ma anche per chi dovrà rimanere sulla terra ancora qualche anno. “Occorre non essere ideologici”, afferma Salvini, che continua: “Bisogna avere un ambiente più pulito, sì, ma senza ideologia: quindi va bene togliere il carbone e togliere gli inquinanti, ma senza mettere a rischio migliaia di posti di lavoro e senza avere pregiudizi sulle energie pulite”. Tra queste, il senatore leghista fa un esempio molto diretto e cita il nucleare: “E’ l’energia più pulita e più sicura, addirittura quello di ultima generazione non produce neanche le scorie. Quindi va bene l'idroelettrico, va bene il monopattino elettrico, vanno bene le auto elettriche, i pannelli solari, ma da soli non bastano. Perché non è che se non c’è vento e non c’è il sole l’Italia si può fermare. Bisogna superare il carbone e i combustibili fossili, però usando anche il nucleare”.Il riferimento all’energia non può non far pensare alla crisi internazionale attualmente in corso: “La guerra - sottolinea Salvini - ci sta facendo capire che senza il gas non vai da nessuna parte. Le cose vanno fatte gradualmente, usando tutte le energie alternative che ci sono” e “chi dice no al nucleare dice no al futuro, no all’energia più pulita che ci sia”. Naturalmente, il riferimento è anche all’autonomia energetica: secondo il leader della Lega, è necessario produrre energia in Italia per poter soddisfare i nostri bisogni senza essere legati alla politica internazionale.
Scuola: stabilizzazione docenti, riforma dei cicli, stop vacanze estive troppo lunghe e mascherine in classe
Ovviamente, però, in cima alla lista delle priorità della GenZ ci sono soprattutto la scuola e l’istruzione in generale. Perché è innegabile che molto vada rinnovato. Su questo, Matteo Salvini è molto chiaro: la scuola va cambiata “partendo dagli insegnanti”. Insegnanti che, come dichiara il senatore, “sono anche tra i peggio pagati di Europa”. Come fare? Innanzitutto stabilizzando chi da anni lavora nelle classi ma “senza fare concorsi, che altrimenti non si finisce più”. Chi fa questo mestiere, oggi, “fa una missione” afferma, “sostanzialmente perché, se lo fa per arricchirsi, campa cavallo”. Quindi, bisogna occuparsi delle retribuzioni: “C’è un contratto fermo da troppi anni”.
Ma il leader leghista considera obsoleti anche i cicli scolastici e il ruolo della scuola media, che vorrebbe rivedere anche guardando ad altri paesi europei dove il ciclo secondario superiore si chiude un anno prima. Ma non è il solo elemento “cronologico” su cui la Lega si auspica di poter intervenire nel prossimo futuro. Sul banco degli imputati sale il calendario scolastico, in particolare le lunghe vacanze estive che inizieranno proprio in questi giorni: “I tre mesi di vacanze estive sono un problema per i genitori che lavorano. Ci sono solo in Italia”, incalza Salvini. “Questo blocco, questo buco, questa voragine che se non ci sono i nonni o non hai l’oratorio estivo è un casino, va assolutamente rivisto”.
Prima delle vacanze, comunque, per molti studenti sarà il momento degli esami di Stato, sui quali pende la “questione mascherina”. Lasciare la mascherina obbligatoria, a detta di Salvini sarebbe “una enorme fesseria”, che non ha “nessun criterio scientifico”. Inoltre, continua, “siamo uno degli ultimi paesi rimasti al mondo che copre la faccia ancora oggi a bimbi e insegnanti per diverse ore in classe”, ma “non ha nessun senso scientifico con trenta gradi in classe costringere insegnanti e studenti al bavaglio, anzi fa male”.
Perciò la Lega, annuncia, farà ricorso al Tar, “quantomeno per la Maturità e anche per le elezioni di domenica prossima”. Perché, spiega, “teoricamente se tu vai al seggio per votare al referendum e ti sei dimenticato la mascherina ti mandano a casa” mentre “io da milanista ho festeggiato con centinaia di migliaia di persone in giro per Milano, ai concerti di Vasco ci sono 100.000 persone, ovunque si è tornati fortunatamente a vivere e a respirare normalmente. In classe no”. Per Salvini, quindi, mantenere l’obbligo di mascherina sarebbe “una perversione ideologica senza nessuna ragione scientifica”. E riguardo all’istruzione, Salvini punta i riflettori anche sul potenziamento della formazione tecnica e professionale che, a sua detta, in troppe persone considerano ancora come “scuole di serie b”: “C’è straordinario bisogno di competenze tecniche e professionali” - afferma - metterei il numero chiuso alle facoltà universitarie umanistiche e aprirei quelle scientifiche, come Medicina o Ingegneria”.
Lavoro: meno tasse alle imprese per creare più occupazione
La formazione, scolastica o universitaria, mira a formare cittadini consapevoli ma anche a preparare al mondo del lavoro. Che però, a oggi, è tra le problematiche più stringenti per gli under 35, i quali combattono tra contratti a tempo e retribuzioni inesistenti: “Il problema del lavoro oggi - sostiene il Salvini - non è solo lo stipendio salario minimo ma è la qualità e la durata del lavoro. E, per non essere banale, dico che bisogna aiutare soprattutto chi dà lavoro, bisogna ripartire dall’impresa. Siccome gli stipendi li paga l’imprenditore, bisognerebbe ridurre le tasse alle imprese: il nostro modello è la flat tax, che funziona in tanti paesi europei” .E riguardo al Gender Gap a livello occupazionale? Il problema, secondo il numero uno del Carroccio, è di tipo culturale: “Basta guardare anche a quanto si diventa tardi mamma in Italia. Perché esiste una certa cultura per cui certi lavori sono per i ragazzi. Fortunatamente, adesso, ci sono ragazze molto dinamiche e che si fanno strada. C’è da recuperare un po’ di ritardo, soprattutto culturale. Però, ripeto, se tagli un po’ di tasse alle imprese, i posti di lavoro per i giovani li crei”.
Accennando anche al sistema pensionistico: “E’ chiaro che se mandi in pensione la gente a 67 anni, evidentemente chi di anni ne ha 20 comincia a lavorare qualche anno dopo. Serve un sistema equilibrato, ma ci si può arrivare”.
Salvini: diritti civili sì, ma fuori le battaglie ideologiche dalla scuola
“Ognuno deve essere apprezzato e rispettato per quello che è. Io sono primo firmatario di una proposta di legge che, ad esempio, aumenta le pene per chi aggredisce, insulta, offende o discrimina in base all’orientamento sessuale”, così risponde Salvini se gli si chiede di prendere posizione riguardo al tema dei diritti LGBTQ+.L’importante è che la discussione su questo argomento rimanga al di fuori della scuola: “Altro paio di maniche - sottolinea - è chi strumentalizza o chi vuole imporre una certa ideologia. Anche a proposito di scuola, io impazzisco quando qualcuno vuole portare certi temi sui banchi della prima o della seconda elementare. Parlare di coito, di penetrazione, di aborto o di orientamento sessuale a bimbi di sei o sette anni mi sembra un enorme fesseria. A sette anni giochino e imparino come devono fare e se ne occupino mamma e papà”.
La posizione è netta anche nei confronti di chi vorrebbe liberalizzare le droghe leggere: “Ognuno è libero di vivere come vuole ma nessuno mi convincerà mai che l’utilizzo, la diffusione, la coltivazione, lo spaccio o il consumo di certe droghe faccia bene ai giovani. La droga fa male sempre e comunque, quindi quello non è un diritto. Se qualcuno pensa che questo sia un diritto che Salvini e la Lega vogliono riconoscere, la risposta è assolutamente no”, conclude.
Guerra in Ucraina, Salvini: portare le due parti al dialogo
Infine un accenno alla crisi internazionale, sulla quale Salvini commenta amareggiato: “Tu stai uscendo faticosamente da due anni di pandemia e poi ‘boom’ ripiombi in qualcosa che così vicino a casa io non avevo mai vissuto. Quando è scoppiata la guerra noi abbiamo dato qualsiasi tipo di aiuto all’Ucraina, umanitario e militare. L’Italia sta accogliendo quasi 150.000 bimbi e donne scappati dall’Ucraina e fa bene, è sacrosanto. Ma siamo al quarto mese di guerra e siamo a 50.000 morti, a questo punto mi sembra che più in là si va, più armi si mandano e più si allungano i tempi della guerra, più difficile sarà riportare le due parti in conflitto al dialogo”.E riguardo alla sua visita in Russia, spiega il perché dell’intervento individuale che ha fatto tanto discutere: “Io ci sto provando con le mie relazioni, con i rapporti internazionali, dalla Russia alla Cina, dagli Stati Uniti alla Turchia, perché se ci sono due che litigano bisogna costringerli a sedersi intorno un tavolo, poi saranno loro a decidere”.