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tornado rischio italiaL'emergenza dovuta al cambiamento climatico si sta intensificando sempre di più. Lo sappiamo bene in Italia dove stiamo assistendo ad uno stravolgimento del paradigma climatico: temperature sopra la media stagionale, con picchi di umidità vicini a quelli registrati nelle regioni tropicali.


E stando allo studio recentemente pubblicato dall'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche la situazione potrebbe presto precipitare. Lo studio – pubblicato sulla rivista Atmospheric Research – spiega come le regioni tirreniche del nostro Paese potrebbero diventare prede di tornado e trombe d'aria marine.

I tornado sono frutto del cambiamento climatico

Si tratta di fenomeni atmosferici che andrebbero ad interessare ad esempio le coste del Lazio e che devono l'origine al "cambiamento climatico in atto, essendo confermato che esistono delle forzanti specifiche, come la temperatura superficiale del mare, con un ruolo importante nello sviluppo di tali eventi” come recita lo studio. Non solo però, secondo i ricercatori del CNR infatti l'Italia sarebbe soggetta anche a una forte bassa pressione nella zona nord-occidentale che di base trasporta aria calda verso le regioni a rischio.

Le zone tirreniche quelle più a rischio

“Le regioni centrali tirreniche Italiane possono essere definite come un hot-spot per i tornado nell'area mediterranea” commentano Elenio Avolio e Mario Marcello Miglietta, le cui parole vengono riportate da Wired. I due ricercatori hanno analizzato i dati disponibili dal 1990 al 2021, individuando 445 tornado di forte intensità. E proprio da quest'analisi è emersa la criticità di alcune zone sulla Penisola, tra cui il Lazio, la Puglia, la Calabria ma anche la Pianura Padana.

A catturare l'attenzione degli studiosi, un tornado di forte intensità abbattutosi sul litorale laziale il 28 luglio 2019. ”I risultati hanno mostrato come sia possibile prevedere con successo valori elevati di specifici indicatori d'instabilità atmosferica e di convezione profonda tipici dei tornado, nonché di simulare correttamente la struttura delle celle convettive responsabili della genesi di tali eventi” spiega il dottor Avolio.