
L'ingrossamento della ghiandola, che inizialmente aveva fatto pensare al peggio, era stato considerato come benigno dai medici. Durante i controlli di routine, però, i medici hanno scoperto una nuova problematica, che non avrebbe nulla a che fare con il ricovero dello scorso 26 gennaio.
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La diagnosi e il comunicato: cosa sappiamo sulla malattia di Re Carlo
Come anticipato, il cancro diagnosticato a Re Carlo non riguarderebbe la prostata. Proprio un sospetto ingrossamento della ghiandola aveva costretto il monarca al ricovero, lo scorso 26 gennaio. Una degenza durata tre giorni e terminata con un intervento alla 'London Clinic': proprio durante l'operazione, però, i medici avrebbero riscontrato una nuova problematica. Non sono al momento noti altri dettagli, si legge solo che ”Sua Maestà sta ricevendo cure specialistiche e non vede l'ora di tornare al pieno servizio pubblico il prima possibile”.Re Carlo si dice ottimista sull'evoluzione delle cure, in attesa ”di tornare a svolgere pienamente gli impegni pubblici quanto prima possibile”, come recita il comunicato che leggiamo sul 'Messaggero'. La nota spiega poi il motivo alla base della decisione di condividere con il mondo intero il suo quadro clinico: il re lo ha fatto per evitare e ”prevenire congetture dietrologiche”, specifica il comunicato, ma anche ” nella speranza di favorire un atteggiamento di comprensione verso tutti coloro che sono affetti dal cancro”.
Nella mattinata di ieri il sovrano è partito alla volta di Londra, accompagnato dalla moglie Camilla, per stabilirsi nella tenuta di Sandringham e seguire le cure presso un ospedale della zona, non ancora specificato. I familiari hanno fatto cerchio intorno al sovrano per supportarlo nel portare avanti gli impegni pubblici. Il figlio William, Principe di Galles, per esempio, tornerà in servizio proprio oggi dopo i problemi di salute della moglie Kate. Dal canto suo Re Carlo ha fatto sapere che continuerà a sbrigare gli affari della Corona e potrebbe anche condurre un piccolo numero di incontri privati faccia a faccia.