Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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valore legale laurea

Il 22 marzo, sul sito del Miur, il dibattito sull’abolizione del valore legale della laurea si riaprirà di nuovo e tutti potranno prendervi parte. Genitori, studenti e professori potranno esprimere la propria opinione ed essere presi in considerazione collegandosi al sito del Ministero dell’istruzione, dove ci sarà una pagina dedicata all’evento.

IL VOTO CHE NON CONTA PIÙ– A gennaio si era parlato, con molte polemiche, dell’abolizione del valore del voto di laurea.

Dal Ministero dell’Istruzione erano favorevoli a far si che questo non contasse più nulla: dal 66 al 110 e lode, i laureati sarebbero stati tutti uguali agli occhi dello Stato. L’idea era di riprendere il modello americano in base al quale il valore di un titolo di studio è direttamente proporzionale alla reputazione dell’ateneo di provenienza: più questa è alta, più sarà alto il valore della laurea. Ma poi non se ne era fatto più nulla e nessuno ne aveva più parlato. Almeno fino ad ora.

FINALMENTE DICO LA MIA – Sei d’accordo affinché nel nostro paese conti di più l’università di provenienza rispetto al voto di laurea? Oppure hai fatto tanto per arrivare al tuo sudatissimo voto e preferisci che sia quello a contare? Qualunque sia la tua opinione in merito all’argomento, il 22 marzo potrai partecipare alla consultazione web sul sito del Ministero e prendere parte al dibattito che durerà venti giorni. Il Governo deciderà cosa fare anche in base a quello che pensi tu.

CHE COSA DEVO FARE? – Chiunque sia deciso a dire la propria, il 22 marzo dovrà collegarsi al sito del Ministero e registrarsi inserendo il proprio nome e cognome. Ancora non si sa bene se i partecipanti dovranno barrare la casella di un questionario o, semplicemente, scrivere liberamente quello che pensano in merito all’argomento. Quello che è certo è che è richiesta in modo particolare la presenza dei ragazzi e, per questo, verranno fatte della campagne di comunicazione su Facebook e Twitter.

E tu sei d’accordo a considerare uguali studenti che hanno preso voti diversi alla laurea?

Serena Rosticci