Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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oggi il CdM deciderà sulla questione del diritto di voto degli studenti in Erasmus

Ancora pioggia di polemiche sul diritto di voto alle prossime elezioni politiche degli studenti Erasmus. Il secco no del Ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri, a concedere tale diritto anche a tutti quegli universitari che si trovano fuori dal nostro Paese per motivi di studio ha unito le proteste di sinistra e destra.

Oggi il Consiglio dei Ministri si riunisce per decidere il da farsi.

LE PROTESTE DELLA SINISTRA… – Infatti, ad insorgere contro il decreto che non farebbe rientrare gli studenti Erasmus nella categoria di italiani all’estero aventi il diritto di votare, troviamo tutti i partiti schierati in modo compatto, dal Pd al Pdl passando per Lega ed Udc. In particolare, il Pd chiede un provvedimento normativo che risolva la questione: “Chiediamo al Governo una verifica seria della possibilità di adottare un provvedimento che rimedi ad una palese compressione del diritto di elettorato attivo di migliaia di ragazzi”. Più secca è la risposta del leader di Sel, Nichi Vendola, al no della Cancellieri: “Ministro Cancellieri – cinguetta il politico su Twitter – occorre garantire il voto agli studenti Erasmus. Viminale si doti di fondo per parziale rimborso. È una questione di buonsenso”.

… E DELLA DESTRA – Non cambiano di molto le posizioni della destra, a partire da quelle del Pdl: “È inaccettabile - dichiara Roberta Angelilli – che gli studenti italiani impegnati nel programma Erasmus non rientrino tra le categorie di elettori temporaneamente all’estero per motivi di servizio a cui è permesso esercitare il voto”. In 140 caratteri arriva anche il dissenso di Giorgia Meloni, voce del neonato Fratelli d’Italia, su Twitter: “Votare è un diritto che lo Stato ha il dovere di garantire". Persino la Lega si mostra sensibile a questo tema: "La decisione di non far votare gli studenti italiani all'estero del programma Erasmus va, non solo contro la Costituzione, ma contro i programmi europei stabiliti da Bruxelles e Strasburgo", precisa il senatore del Carroccio, Sergio Divina.

LA CONTROPROPOSTA DEGLI ERASMUS – È evidente che gli studenti Erasmus non sono soli, anche se questa sembra una ben magra consolazione davanti la prospettiva di vedersi negato il loro diritto di voto. E proprio per questo loro diritto continuano a combattere, tanto da arrivare a rilanciare una controproposta su Facebook: “Se la decisione della Cancellieri può sembrare dispendiosa e potenzialmente poco efficace, siamo disposti a recarci nelle capitali delle nazioni in cui ci troviamo per effettuare il voto che poi verrà spedito alle nostre Istituzioni. Auspichiamo che il sostegno dimostrato dai partiti non sia solo opportunismo a fini elettorali. Per questo chiediamo che i partiti prendano formalmente l'impegno di colmare questo vuoto legislativo una volta eletto il nuovo parlamento e formato il nuovo governo, per adeguare l'Italia alle altre principali realtà internazionali, sia per quanto riguarda il voto all'estero, sia per quanto riguarda il voto all'interno del Paese”.

E tu cosa faresti per far valere i tuoi diritti?

Serena Rosticci