
Il coronavirus blocca l'Erasmus. Sono arrivate, nelle scorse ore, nuove indicazioni da parte della Commissione europea sulle procedure da seguire per sospendere, annullare o rinviare il programma Erasmus + (quasi 200mila gli studenti coinvolti in Italia negli ultimi 5 anni).
Con il protrarsi dell’emergenza, la Commissione europea ha inviato una nuova nota ai Direttori delle Agenzie nazionali in merito all'attuazione del Programma di interscambio studentesco, nella quale si prevede la possibilità di estendere la durata della sovvenzione fino a un massimo di 12 mesi per progetto.
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Le rispose ai dubbi degli studenti in partenza
Molti ragazzi, in questi giorni, si stanno ponendo tanti interrogativi sul proprio Erasmus: se lo potranno fare e quando, come dovranno comportarsi, se quelli già fuori potranno tornare e quali conseguenze in generale potrà avere l'emergenza sanitaria. Ecco le ultime risposte ufficiali alle domande più frequenti:
Posso sospendere la mia partenza e rinviarla senza penali?
Sì, è possibile farlo, appellandosi alla clausola di "forza maggiore", cioè qualsiasi situazione o evento imprevedibile ed eccezionale, indipendente dalla volontà delle parti.
Fino a quando dura lo stop?
Fino al termine degli effetti del DPCM del 9 marzo, non sono consentite nuove mobilità Erasmus in uscita o in entrata nel nostro Paese.
Ma cosa dice il DPCM?
Il decreto governativo, adottato per il contenimento del Covid-19, non consente viaggi all'estero o in Italia se non per comprovate esigenze di lavoro, situazioni di necessità o motivi di salute.
Se sono già fuori per il periodo Erasmus, posso continuare?
Sì, lo studente che si trova in questo momento in mobilità Erasmus può proseguire la propria mobilità presso il Paese ospitante.
Se sono già fuori per il periodo Erasmus, posso rientrare?
Gli studenti italiani attualmente in altri Paesi possono contattare le organizzazioni/enti di invio per informazioni e supporto. Si consiglia anche di seguire le indicazioni presenti sulla pagina http://svi.viaggiaresicuri.it/approfondimenti-insights/saluteinviaggio.
Se le attività didattiche nel Paese ospitante vengono sospese cosa devo fare?
Eventuali interruzioni delle attività didattiche presso gli Istituti ospitanti dovute all'emergenza non saranno considerate come periodi di interruzione della mobilità e la sovvenzione sarà mantenuta. Il periodo di interruzione non si calcola ai fini della durata minima del periodo di mobilità, ma sarà calcolato ai fini del periodo massimo di 12 mesi per ciascun ciclo di studio per il quale lo stesso studente può ricevere sovvenzioni per periodi di mobilità.
Gli studenti stranieri in Italia possono rientrare?
Gli studenti stranieri attualmente in Italia nell'ambito del programma Erasmus+ che intendono rientrare nel proprio Paese di origine possono farlo come previsto dal citato DPCM. Ferma restando l’assistenza che può essere fornita da ambasciate e consolati presenti nel Paese di permanenza.
Se la mobilità viene annullata cosa accade?
Se le mobilità degli studenti sono annullate per causa di forza maggiore, potranno essere posticipate assegnando allo stesso partecipante il contributo comunitario relativo alla nuova mobilità (fermo restando per gli studenti il periodo massimo di 12 mesi). Devono esserci, però, un accordo con l'Istituto partner ospitante tali mobilità e un atto/decreto interno a firma del rappresentante legale di Istituto che formalizzi tali disposizioni. Tutte le "cause di forza maggiore" generate dall'emergenza dovranno essere autorizzate dall’Agenzia a seguito di apposita richiesta da parte del Beneficiario.