
Uscire con 110 e lode non è così raro, visto che nel 2013 quasi 4 studenti su 10 hanno ottenuto l'ambito voto. Sono i dati che il Miur ha elaborato su richiesta de La Stampa sul voto finale di laurea.
E se nel nord ovest ad ottenere 110 e lode è stato il 28% degli studenti, nel Nord Est si arriva a quota 32%. Il dato che fa scalpore è quello della Sicilia e della Sardegna, dove uno studente su 2 ha concluso il ciclo universitario con 110 e lode. Al Sud, invece, ben il 44%: quota simile alle regioni del centro, dove la percentuale è del 42%.
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VOTI ALTISSIMI NELLE ISOLE - Un voto superiore al 106 è comunque ottimo, e sembra ancora più facile ottenerlo. Complessivamente, se si contano anche i voti dal 106 al 110, nelle isole sono quasi 8 ragazzi su 10, l'80%, a terminare gli studi con un voto alto. Al sud e al centro è il 70%, al nord-est più del 60%, mentre peggio va al nord ovest: ottiene più di 106 "solo" 1 su 2.
SPECIALISTICA AL TOP, MA LA TRIENNALE... - Il boom di 110 alla specialistica non corrisponde ad uno stesso risultato alla triennale. In media infatti raggiunge il 110 e lode solo il 12.5, con picchi di più del 16% nelle isole. Al nord, ancora di meno: solo il 10% nel nord-ovest ha ottenuto il massimo dei voti alla triennale. Che cosa vuol dire? Che gli studenti non considerano la triennale un titolo su cui puntare?
QUANTO VALE LA LAUREA BREVE? - Su LaStampa sono intervenuti al dibattito sui voti di laurea grandi nomi politici e accademici. Tra questi difende il 3+2 il suo creatore, Luigi Berlinguer: "Chi arriva alla specialistica è motivato e questo ha una conseguenza diretta sui voti" sostiene l'ex ministro. E sulla questione della triennale dal profilo basso, interviene il rettore dell'Università di Cagliari, Giovanni Melis: "Quando passano dalla triennale alla magistrale i ragazzi ormai hanno imparato a studiare, il livello di preparazione è indubbiamente migliorato". Ma non sono della stessa opinione Luigi Biggeri ex presidente dell’Istat e del Comitato per la Valutazione del Sistema Universitario, ora professore di Statistica alla Luiss, e Paola Potestio, docente di Economia di Roma 3: "Il 3+2 non ha risolto il problema dei fuori corso e ha creato un disimpegno dei ragazzi nella triennale perché il voto finale per chi prosegue non conta nulla" sostiene la professoressa.
Carla Ardizzone