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studentessa cacciata di casa a Venezia

Lontana da casa, in una città universitaria come Venezia, dalla sera alla mattina si è ritrovata senza un tetto sulla testa. È quello che è successo a una studentessa fuori sede, protagonista di un video diventato virale sui social in poche ore. 

Nelle immagini, girate dalla ragazza stessa, si sente la discussione con la sua proprietaria di casa, uno scambio di battute che, purtroppo, è sfociato in insulti pesantissimi e discriminatori legati alla provenienza della ragazza

La vicenda è accaduta in una delle città italiane con la più alta presenza di studenti fuori sede per i suoi quattro atenei: Ca’ Foscari, Iuav, il conservatorio Benedetto Marcello e l’Accademia di Belle Arti. E sembra non essere un episodio isolato. 

Indice

  1. La discussione: "Sei una terrona di m..."
  2. La versione della studentessa: "Questi sono i veneziani"
  3. UdU Venezia: "Non è una novità"
  4. Confedilizia: "Tutelare entrambe le parti"

La discussione: "Sei una terrona di m..."

La scena, come si vede dal video diffuso sui social, si svolge sulle scale del condominio. La studentessa filma la discussione con la proprietaria, non è chiaro il dialogo, a differenza delle didascalie del video in cui si leggono le accuse "altezzosa, arrogante, una gran maleducata"

Poi, l'affondo più grave: "Dove pensi di arrivare nella vita?", e infine l'insulto che ha fatto il giro del web: "Sei una terrona di m...". Un portone sbattuto in faccia ha chiuso poi l'episodio. 

La ragazza, secondo quanto racconta, è stata "cacciata" di casa prima della scadenza naturale del contratto, fissata per il 30 luglio, senza avere il tempo di trovare una nuova sistemazione. Un vero e proprio incubo per chiunque si trovi in una situazione del genere, in una città che non è la propria.

La versione della studentessa: "Questi sono i veneziani"

Attraverso Instagram, la studentessa ha voluto far sentire la sua voce, esprimendo tutta la sua amarezza e indignazione. "Viaggio da sola da cinque anni e sono stata in più di 12 Paesi, ho convissuto con persone di ogni età e non mi è mai capitato che mi si mancasse così di rispetto", ha scritto. 

Un messaggio forte, che sottolinea la sua indipendenza e la sua esperienza nel mondo: "Studio e lavoro mantenendomi da sola". 

E poi la stoccata finale, rivolta alla signora: "Questi sono i veneziani". Un episodio che, pur non volendo generalizzare, suscita dubbi su un'accoglienza che dovrebbe essere, invece, inclusiva e rispettosa.

UdU Venezia: "Non è una novità"

L'Unione degli Universitari (UdU) di Venezia, attraverso la sua coordinatrice Angelica Morresi, come riporta il ‘Corriere del Veneto’, ha subito commentato l'accaduto, definendo l'episodio un caso limite per il linguaggio aggressivo usato, ma non certo una novità

"Diverse altre volte ci sono stati segnalati atteggiamenti da parte dei proprietari che, fra le righe, ti fanno capire che vorrebbero evitare di affittarti l'appartamento perché sei del Sud", ha dichiarato Morresi. 

Insomma, la discriminazione a quanto pare sembra essere una triste costante per molti studenti fuori sede. L'UdU ha condannato senza mezzi termini l'uso di certe parole, anche se pronunciate in un momento di rabbia. 

Sottolineato anche come la studentessa avesse pagato regolarmente l'affitto e che risolvere un contratto senza preavviso non è legale.

Confedilizia: "Tutelare entrambe le parti"

Sulla stessa linea dell'UdU si è espresso Giuliano Marchi, presidente di Confedilizia Venezia, pur con una precisazione: "L'offesa è un'offesa sempre, però non conosciamo i dettagli, eviterei le tifoserie". 

Marchi ha spostato l'attenzione sul tema cruciale delle regole certe per tutelare sia i proprietari che gli inquilini. Ha ribadito l'importanza di applicare la normativa nazionale sulle locazioni (Legge 431/1998) e gli accordi territoriali tra associazioni di proprietari e inquilini. Che stabiliscono, ad esempio, i canoni massimi e minimi degli affitti e offrono vantaggi fiscali. In pratica, rispettare le regole conviene a tutti, diventando "un deterrente a fatti incresciosi". 

Un esempio virtuoso, citato da Marchi, sono gli accordi siglati in pieno Covid tra il Comune di Venezia, l'Università Ca' Foscari e Confedilizia, in cui l'ateneo si è fatto "garante" per i suoi studenti fuori sede, ipotizzando anche soluzioni assicurative agevolate per tutelare i proprietari.

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