
Immagina: sei tranquillo sul divano e inizi ad avvertire un languorino: apri il frigorifero per vedere cosa offra la casa e senti improvvisamente un fortissimo miasma invadere lo spazio: pensi che l'occupazione segreta del tuo dirimpettaio sia squartare capretti e poi tenerseli in salotto, sebbene millanti un grande fanatismo vegano.
Poi, ti accorgi di un dettaglio: in fondo al tuo frigorifero si nasconde un quartino di limone che ha assunto le sembianze di un blob verdastro. Inizi a porti una serie infinita di problemi quando ti interroghi sull'ultima volta che hai comprato limoni... E ti rispondi con somma vergogna che ne avevi comprato un pacco. Due anni fa.
#10 La spazzatura
La spazzatura è la croce per tutti i fuorisede delle città con la raccolta differenziata. Mi correggo, per quelli, tra gli studenti universitari, che fanno la settimana corta. Nessuno nega l'utilità della differenziata e del riciclaggio, ma quando l'universitario si trova davanti al sacchetto dell'organico che si era scordato/non aveva potuto buttare la settimana prima e nota che nel sacchetto si sta sviluppando un microorganismo, non ancora noto al genere umano, il cui hobby preferito è giocare ai mattoncini lego e puzzare di morte, sente una grandissima fitta al cuore. E forse anche qualcosa allo stomaco, ma non voglio indagare oltre.
Un consiglio: per contingentare la puzza almeno per un po' di ore, o per qualche giorno, dipende dal contenuto del bidoncino, mettici del bicarbonato di sodio: assorbe gli odori!
#9 La muffa
Sei nella doccia e la vedi: nell'angolo in basso, dietro il bagnoschiuma, si sta sviluppando una macchia nera e schifosa. Esci e ti senti sporco, cerchi su Internet e trovi che la muffa nera è pericolosa. Ottimo. Un attacco di ipocondria ti coglie e ti metti a sfregare con lo spazzolino per togliere quella terribile e pestilenziale macchia che scoinvolge gli equilibri del tuo, ça va sans dir, cesso.
Un consiglio: usa un po' di acqua ossigenata per pulire gli spazi più umidi del bagno, quando vedi che iniziano ad assumere un colorito “strano”. Occhio a non respirare i fumi ed arieggia la stanza subito dopo! Per prevenire la comparsa di condense e macchie, prova anche ad utilizzare i sali assorbi-umidità che trovi al supermercato: in alcuni casi, può andare bene anche un piatto di bicarbonato!
#8 Le cadute rovinose
Ti svegli di soprassalto nella notte perché un rumore inconsulto ti sconvolge tutti i chackra passando per le orecchie. Vai in cucina e ti accorgi che il vano della dispensa in pseudocompensato in truciolato dove scolate i piatti si è staccato dal resto del mobile a sospensione ed ha deciso di ricongiungersi alla madre terra, portando con sé tutto ciò che conteneva. Piatti, bicchieri, posate ora giacciono sul pavimento e la tua cucina somiglia ad un campo di battaglia condito -siamo pur sempre in una cucina- di feriti e vittime.
#7 Le cadute rovinose bis
Rientri in casa non sapendo che il tuo coinquilino ha deciso di lavare il pavimento. La vostra casa ha un bellissimo pavimento, di quelli che hanno una parvenza di lussuoso e stona un po' con l'assetto, per così dire, “bohemian” del vostro concetto di ordine. Questo pavimento è molto scivoloso addirittura da asciutto: da bagnato diventa una pista da pattinaggio. Dunque la scivolata con triplo carpiato ed atterraggio con imprecazione è un rischio più che plausibile. Tuttavia non è solo questa la situazione di rischio: anche quella volta in cui hai fatto una pila di libri per prendere il pacco di biscotti in cima alla dispensa, ora che ci pensi, non hai fatto una scelta intelligente.
La caduta rovinosa, ma anche l'incredibile botta sullo spigolo – sicuramente più frequente- sono due delle pulpate che possono accaderti in casa. L'unico consiglio è... Attenzione!
#6 La decomposizione
La decomposizione è molto comune nella casa del furisede medio, soprattutto quando preso dalla foga – e soprattutto dalla fame- si lancia in assalti al supermercato degni di Attila l'unno. Qualche settimana dopo i grandi acquisiti eccolo lì, il nostro fuorisede, che apre il frigorifero e vede il già citato quarto di limone, che lo osserva dal vano verdure con aria di sfida. Non si sa ancora per quale motivo, sta di fatto che in casa di un universitario fuorisede qualsiasi cosa putresce in tempi record.
#5 Esplosioni
L'hai voluta la moka da 1 euro comprata da quel tizio forse un po' losco ma pittoresco all'angolo che appena ha visto una pattuglia si è volatilizzato? Bene! Forse è per questo che la suddetta ha deciso di esplodere sul fornello non appena hai acceso il fuoco. L'esplosione della moka, comunque, non è l'unico evento di detonazione possibile in casa di un fuorisede: tutto può esplodere. E così le bottiglie di cocacola che hai portato a piedi dal supermercato a casa, gli elettrodomestici, il wc intasato che espande liquami su tutta la superficie del bagno.
#4 Tagli
Così come tutto esplode, tutto taglia. Dalla carta del libro che diventa la lama di un coltello giapponese a contatto con la tua pelle al bicchiere minimamente sbeccato, ogni oggetto potrebbe diventare estremamente pericoloso. Inutile stare a raccontare gli effetti del bordo della lattina di tonno, quella che devi lavare prima di mettere nella differenziata che sennò puzza. Mi domando come mai Tarantino non l'abbia ancora usata come arma in un film.
#3 Cigolii e rumori inconsueti
Si sa, nessun momento pulp che si rispetti manca di una colonna sonora: in casa del fuorisede i rumori si sprecano, dai cigolii sospetti ai classici scricchiolii delle case antiche (che poi, detto tra noi, questa cosa del “più c'è silenzio più i rumori si sentono forte” deve finire). E' abbastanza inquietante quando constati per la prima volta la consistenza super sottile dei muri: sei a casa da solo. Sei a letto, ti stai per addormentare e senti il rumore del tuo telefonino di quando eri alle medie. Sovrappensiero alzi il telefono e ti rendi conto che quel suono polifonico non corrisponde affatto al tuo smartphone. Tant'è che immediatamente constati l'assenza di nuovi messaggi/chiamate. Panico. Immediatamente pensi a qualche beffardo gioco del destino. E invece no, è solo quello del piano di sopra.
#2 Cumuli di vestiti puzzolenti
Hai una lavatrice. Caricarla però ti provoca sgradevoli sensazioni - tipo la fatica. Così inizi ad accumulare vestiti, lenzuola, asciugamani e borsoni da calcio in un angolo finché non raggiungono l'altezza uomo. A quel punto arriverà il fatidico momento del rimpianto: avresti voluto fare la lavatrice al momento del bisogno, invece di dover sollevare da terra asciugamani impestati di batteri e umidità e calzoncini da palestra ancora odorosi di sudore.
#1 Liquidi in generale
Al primo posto della nostra classifica di ciò che di più pulp si possa trovare in una casa universitaria si staglia tutto ciò che è a base (principalemente) di acqua, ma soprattutto, ahimè, di schifo: dal liquame che fuoriesce dall'arancio marcescente nel portafrutta, all'acquetta stagnante sotto la lavatrice che fa macchiare il pavimento, all'infiltrazione che fa muffire il muro, l'acqua, da fenomenale alleata dell'universitario, e soprattutto materno elemento costitutivo dell'essere vivente, muta in un orrido e schifoserrimo nemico: il 90% delle situazioni pulp di casa tua dipenderanno dall'acqua, o perché essa sia assente o perché presente. Fattene una ragione e ripara il tubo di scolo del lavello, sì, quello che sta gocciolando proprio ora.
Andrea Buticchi
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