
Studenti seduti a terra e spesso costretti ad abbandonare le lezioni in anticipo. Inizia l'anno accademico, e tornano l'annoso problema delle aule universitarie affollate. In questi giorni i collettivi studenteschi di Sinistra Universitaria e Cambiare Rotta hanno lanciato l'allarme circa la situazione in cui versano gli spazi di alcune facoltà. Le maggiori problematiche si riscontrano a La Sapienza di Roma, ma non solo: per questo motivo lo scorso 10 ottobre studentesse e studenti sono scesi in piazza per dire basta.
Aule sovraffollate a La Sapienza
“Anche quest’anno con il rientro in università torna il problema del sovraffollamento delle aule” – segnalano da Sinistra universitaria a 'RomaToday'. “Dal 16 settembre abbiamo visto sempre più studenti o seduti per terra o che addirittura abbandonano l’aula perché troppo piena. Addirittura alcuni corsi hanno dovuto seguire la lezione a distanza per mancanza di spazi, in altre, invece, si fa lezione in edifici e spazi di altre facoltà, spesso distanti, disincentivando la frequenza delle matricole”. Nel dipartimento di Sociologia della Sapienza, per segnalare il problema, è stata lanciata anche una raccolta firme per chiedere più posti a sedere in aula.
Situazione analoga a Tor Vergata
Situazione analoga all'Università di Roma Tor Vergata, dove gli attivisti di Cambiare Rotta segnalano aule fin troppo affollate e “studenti ammassati, costretti a stare a terra o a dover andare via”. Da qui la richiesta del collettivo di “investire più fondi nelle università”. Per discutere del tema, è stata organizzata un’assemblea pubblica giovedì 10 ottobre alla facoltà di Lettere e filosofia.
Il caro-mense
La problematica è grave e si aggiunge ad altre criticità segnalate dai due collettivi. In particolare, gli studenti fanno notare come anche il caro-mensa sia una questione non più trascurabile. Per questo motivo, Cambiare Rotta ha organizzato nei giorni scorsi la distribuzione di 200 pasti gratuiti per gli studenti.