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inchiesta aule universitarie sovraffollate

Non è una novità per chi frequenta l'università già da qualche anno: soprattutto durante i primi mesi del semestre le aule scoppiano e gli studenti sono costretti a seguire ore di lezioni in piedi o seduti per terra, o addirittura in corridoio.

E' evidente che le strutture universitarie, così come sono, non riescono ad accogliere efficientemente tutti coloro che avrebbero diritto ad una sedia ed ad un minimo di spazio per seguire i corsi, soprattutto nei periodi caldi. In alcuni casi, con il passare dei mesi la situazione migliora, ma non è sempre così: i corsi di alcune facoltà sono perennemente a corto di posti. Questo, denuncia L'Espresso, per via dei tagli continui al fondo ordinario e per questo sta raccogliendo foto, racconti e testimonianze dei disagi che gli studenti si sono trovati ad affrontare in questi primi giorni di lezione all'Università.

Nelle vostre università ci sono aule sovraffollate? Raccontatelo a Skuola.net inviando foto e segnalazioni su Facebook, Twitter o scrivendo a redazione@skuola.net delle vostre avventure quotidiane in facoltà: le denunce possono riguardare anche altri disservizi.

IN AULA...O FUORI: FREQUENTANTI CORAGGIOSI - "Eravamo forse 500, 600 persone, ammassate in un'aula che anche se è la più grande dell'Università non è sufficiente ad ospitarci tutti, così è finita che in molti sono rimasti dietro le scale, sotto le finestre, in piedi, in corridoio, fuori dalle porte". Questa è la testimonianza di Mattia, iscritto a Giurisprudenza alla Statale di Milano, quinto anno, riportata da L'Espresso nella sua inchiesta su sovraffollamento delle aule. Ma Mattia non è il solo a lamentarsi delle cattive condizioni in cui uno studente frequentante è costretto a seguire le lezioni. Infatti sono tantissime le università, soprattutto nei primi mesi del semestre, dove i ragazzi sono costretti ad affollarsi in aule inadeguate ed alcuni di loro devono accontentarsi addirittura di un posto in corridoio vicino alla porta. E si è arrivati, lo scorso anno a La Sapienza, ad interrompere la lezione quando, sempre a Giurisprudenza, 600 alunni non sono riusciti a comprimersi in un' aula da 350 posti.

TUTTA COLPA DEI TAGLI? - Ma quest'anno qualcosa è cambiato, o meglio, peggiorato. E' ancora Mattia a dire che "c'erano due cattedre per diritto civile, quest'anno invece è rimasto solo un professore". Il problema del sovraffollamento delle aule è sempre stato una spina nel fianco per le università, ma i continui tagli hanno aggravato una situazione già in bilico: gli investimenti sono calati del 12 per cento dal 2008, mentre in Francia o in Germania aumentavano del 6 e del 20. Anche la Spagna, colpita gravemente dalla crisi quanto l'Italia, investe di più: 157 euro a cittadino contro i 109 italiani. A pagarne le spese sono però gli studenti, che si vedono progressivamente togliere aule, docenti, servizi, per non parlare delle borse di studio di cui sarebbero legalmente beneficiari.

NON SOLO FOLLA, MOSTRA LA TUA AULA DA INCUBO A SKUOLA.NET - "A luglio abbiamo sostenuto un esame in una stanza così diroccata e sporca che il professore stesso è entrato col detersivo per pulire i banchi" racconta Walter del Politecnico di Bari, in una testimonianza raccolta da L'Espresso: "Non c'era l'aria condizionata e una ragazza si è pure sentita male durante l'appello". In tantissimi stanno inviando foto e testimonianze sulle condizioni in cui stanno seguendo i corsi all'Università. Contribuisci a questa inchiesta postando sulla pagina Facebook di Skuola.net testimonianze, foto e materiali sui disagi della tua facoltà o, se preferisci, twitta con l'hashtag #skuolanet o scrivici a redazione@skuola.net. Fai sentire la tua voce per ottenere un'università vivibile!

In che condizioni sei costretto a seguire i corsi? Mandaci la tua testimonianza su Twitter, Facebook o tramite Mail!

Carla Ardizzone