
Dopo l’emergenza sanitaria da Covid-19 molti studenti hanno incontrato non poche difficoltà ad iscriversi al corso di laurea desiderato dopo la decisione di alcuni atenei di gestire la selezione per i corsi a numero programmato o chiuso attraverso il voto di maturità. È quello che è successo per il corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche dell’Università Federico II di Napoli. La modalità di selezione adottata dall’ateneo, ha ostacolato l’accesso degli aspiranti psicologi che hanno prontamente chiesto aiuto all'Unione degli Universitari. Presentato il ricordo al Tar, il tribunale amministrativo regionale ha ritenuto che potesse disporsi immediatamente l’ammissione con riserva dei ricorrenti dichiarando l'illegittimità del numero chiuso. Ecco la vicenda nel dettaglio.
Guarda anche
- Come vanno all’università gli studenti ai tempi del Covid?
- Natale al tempo del Covid, quali regole?
- Gli 8 tipi di persone fastidiose che incontri sui mezzi pubblici
Tar di Napoli: il numero chiuso a Psicologia è illegittimo
“Ancora una volta decine di aspiranti psicologi rischiavano di non poter accedere al suddetto corso di Laurea”. Sono queste le parole di Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale UDU – Unione degli Universitari – dopo il responso positivo da parte del tribunale amministrativo della regione Campania. Come anticipato, dopo la scelta dell’Università Federico II di Napoli di utilizzare come modalità di selezione quella del voto della maturità e più in generale dopo la “Scelta di perseverare nell’istituzione del numero programmato locale” nel corso di laurea in "Scienze e tecniche psicologiche", l’UDU ha deciso di fare ricorso al TAR di Napoli per valutare la legittimità delle scelte fatte dall’università. Il responso è arrivato lo scorso 13 novembre: l’Avv. Michele Bonetti, patrocinatore del ricorso e founder dello studio Bonetti Delia, ha dichiarato che l'università “Non solo ha chiuso illegittimamente un corso di laurea che doveva essere aperto, ma non ha in alcun modo effettuato una selezione limitandosi al voto del diploma”. Il tribunale amministrativo ha dunque ritenuto che potesse disporsi immediatamente l’ammissione con riserva dei ricorrenti, rinviando alla più opportuna udienza di merito per ogni questione al 25 gennaio 2021. Per i coordinatori dell’UDU di Napoli il ricorso vinto è motivo di profonda gioia e soddisfazione: “Questo è un grande successo per tutti noi, come studentesse e studenti, ed è solo un punto di partenza, la nostra battaglia per garantire il diritto allo studio e il libero accesso all'Università continua!".