Imma Ferzola
Autore
Charlie Kirk
Fonte: The New York Times

Il Consiglio degli studenti dell’Università di Ferrara è finito al centro di un acceso dibattito dopo la proposta di intitolare un’aula all’attivista statunitense Charlie Kirk, morto assassinato lo scorso 10 settembre. 

A promuovere l’iniziativa è stata Azione Universitaria, l’organizzazione collegata a Gioventù Nazionale e a Fratelli d’Italia, che ha definito Kirk “un modello da seguire, non per quello che diceva, ma per il modo in cui si esprimeva: uno scambio aperto, plurale, democratico e soprattutto non violento”.

Secondo Azione Universitaria, Kirk rappresenterebbe anche “un esempio di chi ha sacrificato la propria vita per stimolare dibattito e riflessione nelle università”.

La proposta nasce, spiegano gli studenti, in un contesto in cui il dibattito pubblico appare spesso polarizzato o silenziato: “Crediamo che l’università debba tornare a essere spazio di confronto vero, anche tra posizioni diverse. Perché l’università vive solo se si discute”.

Indice

  1. L’Ateneo precisa: nessuna decisione presa
  2. La reazione degli altri studenti

L’Ateneo precisa: nessuna decisione presa

Nonostante la diffusione della notizia nei corridoi dell'ateneo (e oltre), l’Università di Ferrara frena sull’ipotesi di intitolare un’aula a Kirk. In una nota ufficiale, l’Ateneo chiarisce che “non è stato avviato alcun iter formale” e sottolinea che il Consiglio degli studenti, pur potendo discutere e formulare proposte, “non ha competenze decisionali su questioni di questo tipo”.

L’università ribadisce, quindi, che “l’approvazione del Consiglio degli studenti non costituisce in alcun modo una decisione dell’Ateneo. Si tratta di un passaggio interno a un organo con funzioni consultive e propositive, che può rappresentare la voce degli studenti, ma non può impegnare o sostituire gli organi istituzionali dell’Università”.

La reazione degli altri studenti

Sulla vicenda sono intervenuti anche i rappresentanti del collettivo studentesco Link Ferrara: “Qualora la proposta dovesse raggiungere tali sedi decisionali", hanno dichiarato, "ci opporremo fermamente attraverso la nostra componente di rappresentanza”.

Per Link, Kirk “non ha in alcun modo contribuito al progresso, al prestigio o al lustro del nostro Paese, della nostra città o del nostro Ateneo, elementi che in genere costituiscono il requisito minimo per qualsiasi intitolazione universitaria”.

Inoltre, secondo il gruppo studentesco, l’università “e ancora di più un’aula studio non possono e non devono diventare terreno di propaganda o strumento di legittimazione di visioni radicali che alimentano divisione e intolleranza”.

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