“Da settembre lavorerò a Milano per Boston Consulting Group”. Non nasconde l'emozione Nicola Divan, giovane studente trentino in procinto di conseguire un master in Management negli Stati Uniti.
La sua è la storia di un cervello in fuga: parte dal 'Galilei' di Trento, passa per Parigi e arriva fino Oltreoceano, all'Università di Yale. Proprio lì Nicola, classe '94, si è distinto più di tutti ottenendo il prestigioso riconoscimento di 'Student Marshal', in pratica il titolo di miglior studente del suo corso. Oggi il 30enne è ad un passo dal conseguimento del master in Management. Ma, a differenza di molti suoi compatrioti eccellenti, è intenzionato a fare presto ritorno in Italia.
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Chi è Nicola Divan e cos'è lo Student Marshal?
Più che un cervello in fuga, quindi, Nicola Divan è un cervello di ritorno. Prima di rientrare alla casa base, però, lo studente ne ha fatti di giri, come lui stesso rivela a 'Il Corriere della Sera'. Concluse con successo le lauree triennali e magistrali in ingegneria gestionale, Nicola ha infatti deciso di rimettersi ancora una volta sui libri, portando a termine un master in Business Administration presso l’HEC di Parigi, la miglior business school d’Europa.
A seguire, l'orgoglio di avere ottenuto l'ammissione all'Università di Yale - alla school of Management, per essere precisi - dove appunto sta per conseguire un master in Management. Durante il corso Nicola si è distinto come il migliore della classe ottenendo gli onori massimi: “Lo Student Marshal - dice Nicola - è un titolo che riceve lo studente con la media più alta nel percorso di studi. Nel mio percorso sono risultato quello con la media studi più alta. Questo mi rende molto orgoglioso, sia perché non sono uno studente americano e poi perché il percorso di studi che sto facendo è quello più impegnativo che offre la Yale School of Management”.
Come funziona l'accesso all'Università di Yale?
Ma anche il solo fatto di avere ottenuto l'accesso in questa università significa molto perché i “requisiti sono molto alti e c'è un elevatissimo numero di domande di ammissione, essendo una delle università più importanti al mondo”. L'iter è decisamente complesso, stando a quanto dice Nicola: “Bisogna scrivere dei saggi e fare dei test per capire le competenze di analisi del testo e matematiche. Dopodiché c’è anche un’intervista e la valutazione complessiva del percorso accademico. È un processo molto selettivo. Poco più del 10% di coloro che fanno domanda riescono poi a iscriversi”.
E solo una volta dentro ci si rende conto di quali opportunità possa offrire una realtà come Yale: “Innanzitutto il network. Le persone che ruotano intorno al contesto dell’università sono a dir poco incredibili. Si ha l’opportunità di pranzare con il Ceo di un’importantissima banca di investimenti, piuttosto che di qualche altra azienda. Siamo veramente a contatto con persone di fama internazionale. Inoltre gli studenti hanno un background molto variegato e questo porta davvero del valore aggiunto alle discussioni”.
Quale futuro attende Nicola Divan?
In particolare, l'ateneo americano può contare su delle risorse impensabili per il sistema universitario italiano, supportando gli alunni in ogni fase della loro carriera accademica. Ma il bello viene dopo: "Finito il percorso universitario le opportunità lavorative sono tante e sono legate al network degli alumni, cioè di persone che già si sono laureate in questa università. Yale conta svariati presidenti degli Stati Uniti e giudici della Corta Suprema. Quindi hai un network di alumni molto forte, attraverso cui si ha accesso a determinate posizioni”.
Il giovane laureato, infatti, ha già tra le mani un contratto di lavoro pronto e confezionato. E proprio la nuova avventura lavorativa lo riporterà in Italia: “Riuscire a mettere in gioco le skill e le esperienze acquisite a Yale nel contesto italiano penso sia il miglior modo in cui io possa dare di ritorno all’Italia quello che l’Italia ha dato a me per la mia formazione fino a questo momento. Rientrerò a Milano, dove da settembre lavorerò presso la Boston Consulting Group, che è una società di consulenza strategica”. Nicola si occuperà quindi di consulenza strategica, affiancando le aziende e i clienti nella risoluzione di problematiche complesse e già non vede l'ora di tornare nel suo Paese di origine: “Non vedo l’ora di mettere a frutto tanti anni di studio e di mettermi in gioco”.
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