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25.000 bocciati ai test di ingresso in Liberia

La University of Liberia, una delle due università pubbliche del paese, resterà senza matricole quest’anno. Nonostante le proteste degli studenti e i dubbi che provengono dal Ministro dell’Istruzione, Etmonia David-Tarpeh, l’ateneo non ha intenzione di fare retromarcia sulla decisione, sostenendo che il livello di istruzione degli studenti che provengono dalle scuole secondarie non è sufficiente per poter affrontare gli studi universitari.

Questa notizia ha lasciato di stucco anche gli studenti italiani, proprio nel momento in cui stanno partendo i test di ingresso per l’accesso all’università. Nel nostro paese non si è mai verificato un tale disastro, anche grazie al buon livello di istruzione fornito dalle scuole superiori. Ma quanto sarà difficile, quest’anno, passare il test di ingresso? Oltre ai ben noti questionari difficili e ai pochi posti a disposizione per numero di iscritti, infatti, per alcune facoltà come Medicina e Scienze della Formazione esiste anche un punteggio minimo da superare per poter entrare in graduatoria.

EPIC FAIL – “Epic Fail” : così The Independent, il noto giornale inglese, titola la notizia dei 25mila bocciati ai test di ingresso dell’University of Liberia. I 25 dollari spesi per la tassa di iscrizione dalla totalità dei candidati sono quindi andati in fumo senza che siano valsi un posto tra i banchi di facoltà. E nonostante le parole del Ministro dell’Istruzione, Etmonia David-Tarpeh, che ha definito “un omicidio di massa” la decisione presa dall’ateneo e confermato l’intenzione di verificare gli esami dei candidati, l’università non vuole fare passi indietro. Momodu Getaweh, in rappresentanza della University of Liberia, denuncia infatti un pessimo grado di istruzione dei ragazzi che escono dalle scuole secondarie, che mancano, inoltre, di motivazione e di padronanza della lingua ufficiale, l’inglese.

AL VIA I TEST DI INGRESSO – La notizia ha avuto grande risonanza anche all’estero, dove la BBC ha portato l’accaduto all’attenzione di tutto il mondo. Anche in Italia sono partiti in questi giorni i test di ingresso per l’accesso all’università, con tutte le preoccupazioni e le critiche del caso ma, anche, con l’entusiasmo degli studenti che vogliono farcela. Ma, come dimostra il caso degli studenti liberiani, non è solo un’estate di studio a fare la differenza, ma anche l’istruzione e l’educazione acquisita in un intero percorso di studi. Per alcune facoltà, comunque, riuscire a passare il test è effettivamente impegnativo: soprattutto, nelle facoltà ad accesso programmato che hanno registrato un grandissimo numero di iscritti, la concorrenza è rilevante: a Medicina solo uno studente su otto potrà accedere ai corsi, mentre a Veterinaria addirittura 1 su 13.

LA SOGLIA MINIMA, ULTERIORE OSTACOLO – Inoltre, quest’anno ci sono state delle novità, come la graduatoria nazionale per alcune facoltà, tra cui Medicina, Veterinaria e Architettura, e il Bonus di maturità. Ma non sono finiti gli ostacoli da affrontare per le future matricole: per accedere alla graduatoria alcune facoltà hanno stabilito infatti anche un punteggio minimo da superare. Gli aspiranti educatori di Scienze della Formazione dovranno infatti completare correttamente circa i due terzi del questionario, ben 63 domande su 90, altrimenti saranno bocciati, nonostante possa esserci posto in graduatoria. Per Medicina e Chirurgia, Veterinaria e Architettura il punteggio minimo da acquisire sono 20 punti. Per altre facoltà come Professioni Sanitarie, invece, non sono previste soglie minime. Probabilmente questa disparità è condizionata dal numero di iscrizioni e dalla difficoltà oggettiva del test.

E tu sei pronto a passare il test di ammissione? Esercitati con le simulazioni!

Carla Ardizzone