
La facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Federico II di Napoli nei giorni scorsi è stata teatro di un terribile evento di cronaca che ha sconvolto l’intera comunità universitaria: un giovane studente originario di Torre del Greco, di soli 25 anni è deceduto, probabilmente si è trattato di un suicidio secondo quanto ricostruito dai carabinieri. Alla base di un tale gesto, ci sarebbero motivi legati alle diffcioltà riscontrate nel percorso di studio intrapreso e alle conseguenti bugie raccontate alla famiglia per giustificare gli anni trascorsi all’interno dell’ateneo.
Il corpo dello studente, trovato privo di vita, è precipitato dall’edificio universitario in via di Porta di Massa nella tarda mattinata di due giorni fa. I soccorsi, giunti immediatamente sul luogo, si sono rivelati inutili.
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Le bugie accumulate avrebbero spinto il giovane studente al suicidio
Secondo quanto riportato da Il Mattino, citato anche da Internapoli.it, l’ipotesi più accreditata dai carabinieri accorsi sul posto sarebbe quella di un suicidio provocato dal peso dei fallimenti universitari. Secondo la ricostruzione psicologica delle autorità giudiziarie, il giovane, dopo aver annunciato alla famiglia di apprestarsi alla discussione della tesi, sarebbe stato sopraffatto dalle bugie raccontate, non riuscendo ad ammettere una verità ben diversa: non era affatto in procinto di laurearsi ma aveva in realtà sostenuto pochi degli esami.