
Noi studenti veniamo bombardati da ogni parte con “memento mori” di natura diversa:
“ma che cosa ti laurei a fare”
“ma perché in Italia”
“ma non potevi andare nell'azienda di famiglia...”
Insomma, a meno che tu non sia un ingegnere (gli ingegneri sono coperti da un'aura di mistica luce che li rende inscalfibili da ogni tipo di commento del sopracitato genere), ti verranno riversate addosso badilate di melma ad alta concentrazione d'ansia. Tra le categorie bersagliate c'è anche quella dei giuristi, che, dopo cinque anni di grandi tomi ed immense frustrazioni, si ritrovano spaesati sul mercato del lavoro. “Differenzia il tuo curriculum”... ti suggerisce la vox populi. Ma come? Ecco qui un catalogo di consigli che ho raccolto nel corso di questi anni da studentessa di giurisprudenza, e che ho deciso di condividere con te (mica come gli appunti di diritto commerciale!).
#8 Fai emergere la tua curiosità per la materia
Fai domanda per un praticantato in uno studio specializzato in diritto tributario? Presentati consapevole: se arrivi giustificando la tua presenza con un “perché i tributaristi guadagnano un sacco di soldi”, chiunque si occupi di Risorse Umane, i cosiddetti “cacciatori di teste”, prenderà la tua, la incornicerà e la appenderà tra i trofei di caccia. Per evitare questo futuro dal sentore vagamente splatter, presentati al colloquio con una bella preparazione sullo studio: di cosa si occupa, quali casi sai che ha trattato, perché ti senti di poter rispecchiare i valori dell'azienda e perché ti senti rispecchiato dallo studio. Perché ti interessa la materia in cui vorresti specializzarti un domani, chi era il tuo professore e quale argomento ti ha interessato di più sono sicuramente elementi della conversazione che possono fare la differenza.
Hai mai avuto a che fare con un assistente come lui?
#7 Sviluppa le capacità informatiche
Molto spesso si inserisce questa skill nel proprio curriculum nonostante si abbiano difficoltà addirittura con l'accensione del pc. Dato che ormai saper lavorare su computer è la base, investi in una certificazione ECDL: dà un certo tono, e magari ti aiuterà in casi di difficoltà!
#6 Informati su concorsi, moot court e associazioni
Ci sono molti concorsi (di cui spesso non si parla in facoltà) che possono aiutarti a far risaltare il tuo curriculum. Tra questi le “Moot Court”, ossia competizioni internazionali su svariate materie che consistono in processi simulati: sono famose quelle organizzate da ELSA (European Law Students Association) in collaborazione con la WTO, dall'Unione Europea e dall'Onu in materia di diritto internazionale e diritti civili. Allo stesso modo sono da considerare i MUN (Model United Nations), ossia delle simulazioni delle riunioni delle Nazioni Unite, e le varie organizzazioni internazionali di studenti di giurisprudenza: tra queste la sopracitata ELSA è una delle più attive in Italia. Anche sul piano nazionale comunque sono indette una serie di competizioni: dalla CIM in materia di negoziazione e mediazione ai vari premi relativi alle tesi di laurea, ogni partecipazione può aiutarti ad integrare il tuo percorso accademico... E, se dovessi vincere qualcosa, tanto meglio!
#5 Valuta dei periodi di studio all'estero
Che sia un corso estivo, un Erasmus, un master o uno stage, un periodo di studio o di lavoro all'estero aiutano a diversificare il curriculum: il fatto di aver scelto di passare un periodo della tua vita fuori dall'Italia non solo ti farà arricchire il curriculum, ma ti aiuterà anche a migliorare la pratica delle lingue straniere in maniera più efficiente che con un corso in Italia.
#4 Considera le esperienze di tirocinio
Alcune università le inseriscono nel piano formativo come curricoli, dunque le ore di tirocinio svolte ti attribuiranno crediti extra. Altre no, ma questo non vuol dire che tu non possa cimentarti in una vera e propria esperienza lavorativa prima della laurea: non sarà utile solo per il curriculum, ma anche per trovare quella motivazione in più che ti serve per procedere nel miglior modo possibile nei tuoi studi. Si sa, cinque anni sono lunghi e la fine è lontana, quindi un ottimo sistema per alleviare la persistenza sui tomi parrebbe essere quello di staccare con una concretizzazione di tutto quello che fino ad ora hai solo letto su libri e codici.
#3 Impara le lingue
Riprendendo le fila del punto 5, parlare più lingue è molto importante anche per chi si prepara alla professione forense: sempre più spesso gli studi (e a maggior ragione quelli più grandi e internazionali) richiedono un'ottima conoscenza della lingua inglese... Ed almeno di un'altra lingua. Quindi, dai film in lingua originale ai vari corsi, alle comunità erasmus della tua città (fidati, esistono) pratica, fai conversazione e tieniti allenato!
#2 Sii fiero della tesi
Essere preparato sul tuo lavoro finale, sul coronamento del tuo percorso universitario può fare la differenza: quando ne parli esaltane virtù e punti forti, esalta il tuo lavoro di ricerca e la tua passione per l'argomento. Parole d'ordine: MAI SMINUIRSI!
#1 Abbi sempre forza di volontà e proprietà di linguaggio
Nessuno ti obbliga a sapere già quello che vuoi fare da grande, ma qualsiasi cosa tu stia facendo ora falla con dedizione e passione. Un altro elemento fondamentale è la proprietà di linguaggio: certo, le lingue straniere sono importanti, ma non dimenticarti la base! La conoscenza della tua lingua madre, delle sfumature del linguaggio, del registro da utilizzare nei diversi contesti è un dettaglio che può veramente aiutarti ad emergere in questo mare pieno di pesci che è il mondo del lavoro.
Buona ricerca!
Andrea Buticchi
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