
Negli atenei c’è chi assegna i voti e chi, invece, li disegna. È il caso di Ririn Nopiah, docente di Economia dello sviluppo all’Università di Bengkulu (Indonesia), che ha attirato l’attenzione su Instagram per il suo modo tutto personale di valutare gli studenti.
In un video, Ririn mostra i compiti d’esame corredati da piccoli stickers stilizzati, ognuno con un’espressione diversa a seconda del voto: sorridente, stupito, disperato. Un linguaggio immediato e ironico che parla la lingua della Gen Z, trasformando un momento spesso temuto – la restituzione del compito – in un’occasione di leggerezza e vicinanza.
La prof millennial che “corregge coi meme”
Nel video, la docente sfoglia i compiti scritti e, nell’angolo in alto a sinistra, c’è un piccolo foglietto illustrato. Sotto quel disegno – che rappresenta un’espressione buffa, simile a un emoji fatta a mano – si nasconde il voto.
Così, prima ancora del numero, l’alunna o l’alunno “legge” l’umore del professore: un modo diretto, visivo e divertente per trasmettere la valutazione, perfettamente in linea con il modo in cui le nuove generazioni comunicano.
La caption ironica del post (“POV: un’insegnante millennial valuta studenti Gen Z e viene valutata”) chiude il cerchio, sottolineando come anche chi insegna oggi si ritrovi sotto lo sguardo critico dei nativi digitali.