
Mettere su casa e famiglia è una impresa ardua per le nuove generazioni, che sempre più spesso sono costrette a ricorrere a mutui e prestiti. Ma con la precarietà e le poco dignitose condizioni lavorative attuali, senza l’appoggio della famiglia è davvero dura farcela.
1 MUTUO SU 5 SOTTO I 30 ANNI - Uno su cinque, questo è il rapporto delle richieste di finanziamento per l’acquisto della prima casa inviate da giovani sotto i 30 anni.
Il dato è emerso da uno studio fatto dal comparatore online Mutui.it in collaborazione con Facile.it. Secondo Lorenzo Bacca, uno degli autori dello studio, "Il fatto che ben il 23% delle domande di mutuo prima casa sia compilato da persone di età compresa tra 18 e 30 anni testimonia come, nonostante la crisi, permanga la voglia di indipendenza dei giovani italiani, ma che questi paghino più di altri gli effetti della contrazione del credito. Quando le banche devono scegliere a chi offrire un finanziamento non guardano unicamente alla solidità professionale ed economica, ma anche alla storia creditizia che ai giovani, per forza di cose, manca".LA GARANZIA DI UN GENITORE - Una solidità economica inesistente, e una esperienza in fatto di banche pari a zero. Per cui un giovane che di punto in bianco vorrebbe chiedere un sostanzioso mutuo per acquistare la casa dei sogni è costretto a doversi appoggiare sulle spalle della famiglia. Senza le idonee garanzie di papà e mammà è abbastanza difficile, se non impossibile, riuscire ad accedere al credito da parte delle banche. Infatti, oltre il 37% dei giovani che sono riusciti ad ottenere un mutuo, lo hanno fatto grazie all’appoggio di un genitore. Tempi duri per abbandonarsi a sogni d’indipendenza, con i giovani italiani che si vedono sempre più vincolati all’unico punto fermo dato dalla solidità accumulata in anni di sacrifici dalla propria famiglia.
Mirko Carnevale
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