Carla Ardizzone
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Numero chiuso all'Università di Milano: studenti fanno ricorso articolo

Ne avevamo parlato un paio di mesi fa: alla Statale di Milano anche i corsi di laurea umanistici diventeranno a numero chiuso. La delibera, che era stata approvata nel maggio scorso dall'università tra le proteste degli studenti, torna a far discutere. Perché gli universitari di Udu non ci stanno e hanno presentato un ricorso al Tar.

Le motivazioni della protesta

Secondo l’Unione degli universitari la decisione di estendere il numero chiuso a corsi come Lettere, Filosofia o Storia, è "illegittima e contraria ai dettami di legge". Questo perché "La legge nazionale stabilisce che un limite alle iscrizioni si può introdurre per le facoltà con tirocini o laboratori - sostiene Carlo Dovico, coordinatore Udu - ma non è il caso dei corsi umanistici". Ma gli studenti hanno altre frecce al loro arco, infatti a loro parere la votazione del 23 maggio - con la quale è stata approvata la delibera - è stata irregolare: "La delibera è passata per un voto preso in audioconferenza". Senza quel voto, dicono, sarebbe stata bloccata.

Il ricorso procede

Dopo aver presentato ricorso, l'Udu ha lanciato una piattaforma online per aggiornare gli iscritti alle nuove prove d’ingresso delle facoltà umanistiche sulla sentenza del Tar. E annunciano: "Se non arriverà in tempo comunque impugneremo anche i test". Non basta: "E se il tribunale amministrativo darà ragione alla Statale chiederemo l’intervento della Corte costituzionale".

Le ragioni dell'università

Con il numero chiuso esteso anche alle lauree umanistiche, la Statale ha ridotto gli ingressi: sono seicento posti in meno rispetto allo scorso anno. Secondo l'ateneo, la misura è stata necessaria per l'organizzazione dei corsi, visto il gran numero di iscritti e le risorse insufficienti per assumere nuovi docenti.

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