
Il libretto universitario: croce e delizia di ogni studente. Per alcuni può essere ricco di successi e motivo di vanto, per altri, invece, un oggetto da non mostrare fieramente, soprattutto agli esami. Infatti tende ad essere sempre molto diffusa la tendenza alla sbirciatina da parte dei professori che, molto spesso, si lasciano condizionare dai risultati pregressi. Ma tutto questo è regolare?
IL VIZIO DELLA SBIRCIATINA SUL LIBRETTO - “Un vizio che mi indispettì fin dal secondo esame quando, oggi un luminare della psichiatria, indeciso tra un trenta stiracchiato e un ventotto abbondante, adocchiò l’unico voto allora presente sul mio libretto e scelse di confermare senza rischi il voto precedente. E ventinove fu. Incrinando immediatamente la mia media matematica e la mia fiducia sull’imparzialità degli accademici”, così Luigi Mascheroni, professore di Teoria e tecnica del giornalismo alla Cattolica di Milano, commenta la tendenza dei professori a sbirciare il libretto accademico per farsi una idea del candidato che hanno davanti.
SE HAI BUONI VOTI HAI PIU’ POSSIBILITA’ DI TENERE UNA MEDIA ALTA - Una moda, quella della sbirciatina, che tende a creare pregiudizi e disparità di trattamento: gli studenti che hanno una buona media saranno infatti avvantaggiati negli esami, riusciranno a strappare voti più alti e ad alimentare così la loro buona fama. Viceversa, coloro che non hanno un ottima carriera studentesca alle spalle, difficilmente riusciranno a riscattarsi, in quanto vincolati al pregiudizio delle valutazioni precedenti.
LIBRETTO? SOLO DOPO LA FINE DELL’ESAME - La questione ha, negli anni, suscitato l’interesse anche degli stessi protagonisti del mondo accademico, a cominciare dai rettori. La Crui, Conferenza dei rettori, qualche anno fa si è pronunciata sull’argomento e, in una nota, ha invitato i docenti a richiedere il famigerato libretto soltanto dopo la conclusione dell’esame e dopo la comunicazione allo studente del voto assegnatogli. Tutto questo “al fine di evitare che il giudizio espresso in sede d’esame venga condizionato dai giudizi espressi in occasione di precedenti prove”.
ABOLIRE IL CARTACEO - Dunque, la sbirciatina al libretto universitario prima dell’attribuzione del voto non è regolare, e potete opporvi, decidendo di mostrare il libretto solo dopo che il professore vi ha comunicato l’esito dell’esame. Per evitare problemi di questo genere e garantire la privacy degli studenti, molte università hanno adottato una soluzione radicale: abolire il libretto cartaceo in favore di un sistema di gestione degli esami e delle carriere studentesche completamente informatizzato.
INFORMATIZZAZIONE DELLE CARRIERE - Una soluzione di questo genere è già correntemente utilizzata dal Politecnico di Milano, dall’Università di Bologna e dalla Sapienza di Roma. Quest’ultima, con il suo portale “Infostud”, è un esempio notevole dell’informatizzazione delle carriere: la prenotazione degli esami, la verbalizzazione, la gestione delle anagrafiche, delle tasse, dei piani di studio e perfino la richiesta dei certificati avviene in modalità esclusivamente elettronica, nel pieno rispetto della privacy.
Mirko Carnevale