ImmaFer
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4 min
Figuracce universitarie

Gli esami sono sempre un momento di grande tensione per gli studenti, e a volte proprio l’ansia o la stanchezza portano a gaffe indimenticabili.

Su Reddit, un utente ha chiesto: “Figura peggiore fatta agli esami?”, dando il via a una serie di racconti ed esperienze tra il tragicomico e il surreale. Ecco alcune delle storie più divertenti.

Indice

  1. “Jumanji”
  2. “Lei sta copiando?” No, stavo chiedendo il treno
  3. La compagna di corso sospetta
  4. Sopravvivere all’esame di lingua: non sarebbe dovuta andare così
  5. I vantaggi della Dad

“Jumanji”

Un utente racconta la storia di un amico all’esame di geografia fisica. Il professore stava chiedendo i vari biomi e, arrivato all’ultimo, voleva sapere le sue caratteristiche. Il ragazzo, però, non ricordava proprio il nome. Il docente prova ad aiutarlo, pronunciando “giu…”, sperando che allo studente tornasse alla memoria la parola “giungla”. La risposta, invece, fu un’esplosione di fantasia: “JUMANJI”. 

Quel ragazzo non si è mai più presentato a lezione.

“Lei sta copiando?” No, stavo chiedendo il treno

Un altro studente racconta un episodio di confusione totale, mal interpretato dal prof, sempre durante l’esame: “Il professore mi sgrida dicendo ‘lei sta copiando? Non si parla agli esami’, ma io stavo semplicemente chiedendo a un amico quale treno prendere perché volevo andare via”.

La compagna di corso sospetta

Qualcuno ricorda un episodio divertente in cui un ragazzo, certo di parlare con una compagna di corso, le ha detto ridendo “non so nulla, non ho studiato niente”. Peccato che quella non fosse una studentessa, ma l’assistente d’esame. “Poco dopo ha chiamato il suo nome”, ricorda l’utente, “e anche se sono passati anni, ogni volta che ci penso mi fa ancora ridere”.

Sopravvivere all’esame di lingua: non sarebbe dovuta andare così

Un’altra storia arriva da uno studente alle prese con un esame di lingua. Che ammette candidamente di aver studiato solo metà del manuale, e anche male. Decide comunque di provarci: “Lo guardi, vedi come sono gli esercizi, e dopo 10 minuti ti alzi e lo consegni in bianco, mi dicevo”.

Ma la realtà è diversa. Il primo esercizio lo sa fare, anche il secondo, mentre il terzo lo affronta con qualche difficoltà. Poi arriva la traduzione, la parte più temuta, che vale il 60% del punteggio. Il primo testo gli risulta familiare, avendolo letto casualmente d’estate. Il secondo, invece, è un disastro totale.

Finché non riconosce alcune parole viste in un video su YouTube, proprio su un evento storico appreso due sere prima. “Incredibilmente, so tutto”, confessa, “ma ero così nervoso che quando la professoressa mi ha chiesto ‘Va tutto bene?’, ho risposto ‘ANCHE TROPPO DIREI!’ con un tono tra l’incazzato e l’incredulo”. La reazione della docente, una faccia confusa e mortificata, ha fatto scattare l’imbarazzo in tutta la stanza.

Vantaggi della Dad?

Durante il periodo di didattica a distanza, infine, uno studente racconta di aver provato a cambiare professore per superare l’esame di Analisi Matematica, dopo 5 tentativi falliti con lo stesso docente.

Peccato che entrando nel Meet dell'esame con la nuova docente, abbia scoperto che ad esaminare era presente anche il professore precedente… inutile aggiungere che anche quel giorno non ha superato l'esame. 

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