
Durante il Consiglio dei Ministri tenutosi ieri, il premier Matteo Renzi ha annunciato una serie di provvedimenti a favore dei giovani e dell’occupazione. Tra questi la tanto attesa Youth Guarantee finanziata in parte dal Governo e in parte dall’Unione Europea.
Dopo un lungo periodo di silenzio, sembra che finalmente qualcosa stia cambiando all’orizzonte. E non parliamo solo delle condizioni meteo, ma del Bando Giovani. Sempre più studenti, nel momento di affacciarsi al mondo del lavoro, trovano una serie di ostacoli e difficoltà, che sembrano però poter essere risolte da questo nuovo piano. Vediamo di cosa si tratta.
LAVORI INTERNAZIONALI
– Già dall’anno scorso la Commissione Europea ha varato una serie di piani per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Quello che più ci interessa da vicino è la Garanzia per i Giovani, la Youth Guarantee. Dopo una serie di incertezze e rinvii, sembra finalmente tutto pronto ai blocchi di partenza. A disposizione dei giovani tra i 19 e i 29 anni la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro, prevedendo tirocini e contratti di apprendistato. E questo, secondo quanto affermato ieri da Renzi durante il Consiglio dei Ministri, entro 4 mesi dal termine degli studi stessi o dall’ultimo contratto lavorativo. Si trattava di un provvedimento che a dire il vero è nato sotto il Governo Letta, ma che Renzi ha rilanciato sia ampliando i fondi disponibili sia spostando verso l'alto la fascia d'età: da 15-24 a 19-29.
ISTRUZIONI PER L’USO
- Per usufruirne, è necessario iscriversi al programma e inserire il proprio curriculum sul portale Cliclavoro. Con l’iscrizione si avrà diritto anche ad una serie di servizi di informazione e orientamento, svolti in particolar modo dai cosiddetti SPI, i Servizi per l’Impiego. La piattaforma funzionerà pertanto da network tra tutti i soggetti coinvolti, mettendo in collegamento istituzioni, ragazzi e aziende. È invece ancora in lavorazione il sito www.garanziagiovani.gov.it che, una volta partito, dovrà funzionare da punto di riferimento per tutte le informazioni specifiche al riguardo. Adesso è infatti possibile recepirle solo dal sito della Commissione Europea e dal sito del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali. In lavorazione anche l’app, che funzionerà come redazione e matching di informazioni. La data di rilascio è prevista per fine mese.
UNO SFORZO EXTRA
– E’ quello che è stato messo in atto dall’Italia. È notizia di oggi che l’investimento previsto dalla nuova ridefinizione del piano è decisamente aumentato di 700 milioni, così come annunciato dal Premier Renzi, passando così a un investimento di 1,7 miliardi. A fine 2013 era stato annunciato invece uno stanziamento pari a 1 miliardo di euro per il periodo 2014-2020; soldi stanziati non solo dall’Unione ma anche dalla Youth Employment Initiative e dall’FSE, il Fondo Sociale Europeo. Attendiamo ulteriori sviluppi invece sul fronte di un altro programma europeo, ossia l’EaSI, il programma per l’occupazione e l’innovazione sociale, che al momento ha in lavorazione ulteriori misure per l’occupazione.
UNA GARANZIA PER I GIOVANI
- Un aiuto concreto che va a intervenire direttamente su punti chiave dell’economia e con l’ottica di far qualcosa di concreto e tangibile. La Youth Guarantee è un piano importante e di rilievo, che prevede anche la mobilità dei giovani in Europa. Sempre più ragazzi, infatti, scelgono di continuare a studiare e poi lavorare all’estero. Vuoi per la volontà di intraprendere una carriera di respiro internazionale e in contesti multiculturali, vuoi per l’effettiva necessità di trovare un lavoro che in Italia, purtroppo, è difficile trovare, questo è sicuramente un trend importante, considerando che le risorse che scelgono l’estero sono capaci e volenterose.
Alessia Bellezza