
Accedere al mondo del lavoro non è facile, per questo motivo se sei un neodiplomato prima di iscriverti all'università ti starai chiedendo se ne vale la pena oppure no. Per aiutarti a risolvere questo dilemma, potrebbe esserti utile conoscere le prospettive, occupazionali e di guadagno, che ciascun corso di laurea offre.
Ad aiutarti in questa impresa c'è il Rapporto 2022 di Almalaurea che, sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati, individua i titoli di studio che, una volta conseguiti, fanno guadagnare di più.
-
Leggi anche:
- Dove svolgere i migliori stage in Italia: le aziende che pagano di più e quelle che assumono
- Collegi Universitari di Merito, aperti i bandi: cosa sono e come si viene ammessi
- A 23 anni si laurea in fisica e il giorno dopo diventa docente
Laurearsi conviene?
In questo periodo il mondo del lavoro non sta passando un bel momento vista la crisi economica e la pandemia che incidono pesantemente sul tasso di occupazione ma, la scelta di frequentare l'università potrebbe dimostrarsi quella vincente per allontanarsi dallo spettro della disoccupazione? Stando ai dati Istat sì, visto che i laureati godono di vantaggi occupazionali importanti rispetto a coloro che si fermano al diploma. In particolar modo, nel 2021 il tasso di occupazione della fascia d'età 20-64 è pari al 79,2% tra i laureati rispetto al 65,2% di chi è in possesso di un diploma.
Inoltre, secondo la documentazione più recente OECD, nel 2017 un laureato guadagnava il 37,0% in più rispetto ad un diplomato di scuola secondaria di secondo grado. Per quanto riguarda invece la retribuzione media dei laureati, lo stipendio mensile medio ad un anno dal titolo nel 2021 era di 1.340 euro per i laureati di primo livello e a 1.407 euro per i laureati di secondo livello. A cinque anni dalla laurea, invece, la retribuzione mensile netta era pari a 1.554 euro per i laureati di primo livello e a 1.635 euro per i laureati di secondo livello.
Quali sono le lauree più pagate nel 2022?
Secondo il Rapporto 2022 di Almalaurea ad avere gli stipendi più alti in Italia sono gli specializzati in Ingegneria industriale e dell’informazione che si uniscono a coloro che provengono delle facoltà di informatica e tecnologie ICT. Quest'ultimi, tra le altre cose, sono anche i titoli più ricercati dai vari datori di lavoro. Ma, oltre a queste, quali sono le altre più pagate a 5 anni dalla laurea?
Lauree magistrali più pagate (valori medi):
- ingegneria industriale e dell’informazione: 1.893 euro;
- informatica e tecnologie ICT: 1.851 euro;
- economico: 1.706 euro;
- architettura e ingegneria civile: 1.680 euro;
- scientifico: 1.625 euro;
- politico-sociale e comunicazione: 1.564 euro;
- agrario-forestale: 1.534 euro;
- medico-sanitario: 1.489 euro;
- linguistico: 1.449 euro;
- arte e design: 1.409 euro;
- scienze motorie e sportive: 1.407 euro;
- letterario-umanistico: 1.399 euro;
- psicologico: 1.331 euro;
- educazione e formazione: 1.306 euro.
Lauree a ciclo unico più pagate (valori medi):
- medico e farmaceutico: 1.898 euro;
- veterinario: 1.774 euro;
- letterario-umanistico: 1.695 euro;
- architettura e ingegneria civile: 1.643 euro;
- giuridico: 1.619 euro;
- educazione e formazione: 1.404 euro.
Quali sono le lauree più richieste nel 2022?
Oltre alle lauree più pagate, il Report Almalaurea 2022 si è soffermato anche su quali sono le lauree più richieste attualmente dal mondo del lavoro e che, di conseguenza, comportano un più alto tasso di occupazione tra i laureati. Andiamole a vedere:
Lauree magistrali più richieste dalle aziende (tasso di occupazione a 5 anni dal titolo):
- informatica e tecnologie ICT: 95,6%;
- ingegneria industriale e dell’informazione: 94,8%;
- architettura e ingegneria civile: 93,6 %;
- gruppo economico: 91,6 %;
- scientifico: 89,4 %;
- agrario-forestale: 87,7 %;
- medico-sanitario: 87,7 %;
- scienze motorie e sportive: 87,6%;
- linguistico: 85,9 %;
- psicologico: 85,5 %;
- politico-sociale e comunicazione: 84,3 %;
- letterario-umanistico: 82,8 %;
- arte e design: 81,2 %;
- educazione e formazione: 80,09%.
Lauree a ciclo unico più richieste dalle aziende (tasso di occupazione a 5 anni dal titolo):
- medico e farmaceutico: 92,9 %;
- architettura e ingegneria civile: 92,0 %;
- veterinario: 91,9 %;
- educazione e formazione: 88 %;
- giuridico: 81,2 %.
Paolo Di Falco