ImmaFer
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Un'intera sessione universitaria senza aver dato esami: a chi è successo?

Terzo anno di Farmacia, una carriera accademica iniziata in salita, tra ansia, depressione e difficoltà personali. La studentessa che ha aperto la discussione su Reddit racconta di aver passato il primo esame solo alla sessione estiva dello scorso anno. Ora, dopo qualche piccolo progresso, si trova ancora una volta ferma.

“Questa sessione ho provato a fare un solo esame che non mi è riuscito e fra pochi giorni devo tentarlo di nuovo, ma già non ho più voglia di studiare”, scrive. “Vorrei davvero studiare ma ogni volta che ci provo mi distraggo e penso ai problemi personali. Mi sento in colpa a non aver passato nessun esame”.

Il suo post si conclude con una domanda che ha trovato molti riscontri tra altri studenti in difficoltà: “È successo anche a voi una cosa del genere?”.

Indice

  1. Le risposte: “Primo anno zero esami"
  2. Il circolo vizioso dell’ansia e dello studio
  3. “Tutti affrontano momenti difficili, ma parlarne aiuta”

Le risposte: “Primo anno zero esami"

A rispondere, studenti di diversi corsi e anni, con esperienze simili. Tra i commenti più votati c’è quello di chi racconta un percorso bloccato ormai da mesi: “Il primo anno non ho dato nessun esame. Al secondo anno, ho seguito le lezioni del primo. Ora sono a due anni fuori corso con 5 esami che non riesco a dare perché sono bloccato da 6 mesi, credo di essere in burnout e non so quando diavolo mi passerà”.

Alle difficoltà personali si aggiungono spesso quelle economiche: “Mi sento anche un peso per via delle tasse”.

Il circolo vizioso dell’ansia e dello studio

C’è anche chi ha vissuto un’esperienza simile, ma riesce a guardare avanti, pur consapevole delle difficoltà: “Anche io terzo anno e i primi due anni li ho sprecati per ansie e immaturità. Ora al terzo ho ingranato un po’, ma mi toccano anni di fuori corso e tasse alte, e la cosa brutta è che pensare a questo mi distrae dallo studio, quindi è un circolo vizioso tremendo”.

L’ansia diventa così una barriera che si autoalimenta, rendendo difficile ripartire anche quando si vorrebbe.

“Tutti affrontano momenti difficili, ma parlarne aiuta”

Tra i commenti, anche uno sguardo più ampio sull’importanza di condividere questo tipo di esperienze: “Tutti affrontano momenti difficili, c’è chi più e chi meno, ma ciò che mi sono reso conto faccia la differenza è parlarne e condividerlo”.

Un utente racconta di aver pensato per molto tempo di essere l’unico ad avere problemi, fino a quando non ha iniziato ad aprirsi con gli altri. “Quando ho iniziato a raccontare com’è migliorata la mia esperienza, ho scoperto che un casino di persone stavano passando esattamente ciò che stavo passando io”.

Un’intera sessione senza esami può sembrare un fallimento personale. Ma dai commenti emerge un messaggio condiviso: non è un’esperienza rara, e non si è soli.

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