
Per l'Università, così come per la scuola, è tempo di pensare a settembre quando ci sarà la vera ripartenza. Per gli atenei l'obiettivo è quello di mitigare gli effetti della crisi innescata dal coronavirus. Il ministro dell'Università, Gaetano Manfredi, ha parlato, senza mezzi termini, di aspettarsi un calo degli iscritti e di un aumento degli abbandoni degli studenti attualmente in corso. Con il decreto Rilancio e non solo, il governo ha provato a dare una risposta. Gli atenei, autonomamente, stanno provando a far qualcosa. Vediamo cosa sta accadendo in alcune città italiane.
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Le misure per mitigare il calo degli iscritti
Occorre sostenere gli studenti fuorisede. Il problema, non è tanto, il pagamento delle tasse universitarie quanto quello dell'alloggio e del vitto: dunque bisogna ampliare le misure previste per case dello studente e mense universitarie. La Regione Siciliana, ad esempio, ha previsto un bonus da 1200 euro per ogni studente universitario emigrato che l'anno prossimo tornerà a studiare in Sicilia.Il Comune di Bologna ha dato il via libera allo stanziamento di un milione di euro a chi affitta a studenti e famiglie per incentivare la trasformazione dei contratti da canone libero e canone concordato: una misura, secondo la giunta comunale, che può portare ad un ribasso del canone d'affitto fino al 30%. L'Università di Bologna, invece, tramite il progetto Almabike, darà 600 biciclette, in comodato d'uso gratuito, agli studenti.
L'Università di Verona aumenta il numero dei posti disponibili incrementando, di conseguenza, i corsi ad accesso libero. Non solo: è stato confermato l'incentivo di 230 euro a favore degli studenti che abbiano conseguito nei dodici mesi antecedenti la data del 10 agosto precedente la relativa iscrizione, almeno 40 crediti.
L'università di Padova stanzia 13 milioni di euro con connessione gratis, agevolazioni sui trasporti e sugli affitti per gli studenti e anche un contributo sull'acquisto del computer per le matricole.
La Regione Umbria, invece, ha deliberato uno specifico intervento dedicato agli studenti universitari: sostegno per il canone d'affitto relativo ai primi 4 mesi dell'anno fino a un massimo di 1000 euro (requisiti previsti, Isee fino a 35mila euro e regolare contratto d'affitto per domande fino al 15 giugno).
Anche l'Università di Parma si è mossa, d'intesa con il Comune, per rimodulare l'offerta per trasporti e alloggi.
L'Università Cattolica di Milano, inoltre, ha stanziato più di 1,5 milione di euro mirate alla riduzione dei costi dei servizi per gli studenti: dalle rate ridotte fino all'istituzione di un fondo da 200mila euro per lo studente in situazione di eccezionale bisogno.
Sconti sull'affitto varati anche dall'Università di Trento: contributo affitto straordinario di 50 euro al mese, fino a un massimo di 250 euro.