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Reddit mentire sui voti universitari

“Avete mai mentito ai vostri colleghi sui voti all’università? Magari trasformando un 24 in un 28?” inizia così la riflessione dello studente su Reddit. L’utente ha poi chiarito di non aver mai mentito sui voti, ma ha raccontato di aver scoperto che alcuni colleghi in una facoltà particolarmente competitiva avevano dichiarato risultati più alti rispetto a quelli reali.

La domanda si è rivelata un terreno fertile per racconti ed esperienze personali.

Indice

  1. Chi mente… al ribasso
  2. “Meglio non parlare di voti”
  3. La competizione e le fragilità personali
  4. Quando il confronto diventa tossico
  5. 'Gonfiare' o 'non gonfiare'?

Chi mente… al ribasso

Un utente ha condiviso un’esperienza insolita, raccontando di aver mentito al ribasso per non mettere in imbarazzo un amico:

“Lui mi racconta che la sua sessione è andata male, con un esame non superato e altri due con voti sotto il 24. Quando mi ha chiesto come fosse andata a me, ho risposto ‘bene dai, due 24 e un 26’. In realtà avevo preso tre 30, ma non mi andava di dirlo.”
La scelta, in questo caso, era dettata dal desiderio di non alimentare la competizione o la frustrazione dell’amico. 

“Meglio non parlare di voti”

Un altro utente ha messo in luce la delicatezza dell'argomento:

“Non parlavo mai di voti con i colleghi, anche con quelli che sono diventati amici. Quando mi chiedevano come fosse andato un esame, rispondevo ‘bene’ o ‘sono soddisfatto’. Di solito le persone erano più interessate alle domande fatte dai professori che ai voti degli altri.”
Questo approccio riflette una strategia per evitare il peso del giudizio e tensioni inutili.

La competizione e le fragilità personali

Alcuni utenti hanno sottolineato come il fenomeno del “gonfiare” i voti sia spesso legato a insicurezze personali:

“Conosco persone che lo fanno. Sono fragilità, alla fine. Se ti accorgi di queste cose, il consiglio è di far finta di niente per non ferire l’altra persona.”
Un altro ha aggiunto:
“Spesso si tratta di provare a gonfiare l’ego. È una bugia semi-innocua, ma meglio non lasciarsi condizionare troppo dalle vanterie altrui.”

Quando il confronto diventa tossico

Non manca chi ha sottolineato i rischi di un ambiente accademico troppo competitivo:

“Un collega spocchioso mi fece una paternale sul fatto che dovevo svegliarmi perché mi mancavano troppi esami. Da quel momento l’ho escluso dalla mia vita. Gente così non sono amici, ma persone che hanno capito poco della vita.”

Molti hanno concordato che il confronto sui voti non sia un terreno fertile per costruire rapporti autentici e che sia preferibile circondarsi di persone che non alimentano la competizione tossica.

'Gonfiare' o 'non gonfiare'?

L’idea di “gonfiare” i voti divide gli utenti: per alcuni è una 'bugia bianca' per proteggere se stessi o gli altri, per altri è un segno di insicurezza. La discussione ha messo in luce un aspetto dell’ambiente accademico spesso trascurato: la pressione sociale e la necessità di dimostrarsi sempre all’altezza. Molti concordano, però, che il modo migliore per affrontare la situazione sia evitare il tema dei voti, concentrandosi su altri aspetti della vita universitaria.