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#votofuorisede, la petizione degli studenti fuorisede

A livello costituzionale è un diritto che, però, per molti diventa un vero e proprio lusso. Stiamo parlando dell’esercizio del voto e delle difficoltà che molti studenti fuorisede devono affrontare ogni volta in occasione delle elezioni.

Nonostante gli sconti, tornare a casa per votare rappresenta un costo non sempre sostenibile. Per accendere i riflettori sul problema, UDU (Unione degli Universitari) ha deciso di lanciare una fotopetizione.

La fotopetizione

Un cartello che illustra quanto hanno dovuto spendere per acquistare il biglietto, per chi se lo è potuto permettere, la distanza percorsa e il tempo impiegato per tornare a casa. Il tutto accompagnato da un hashtag: #votofuorisede. Tanti gli studenti che hanno aderito alla fotopetizione che UDU ha deciso di lanciare in occasione delle elezioni del 4 marzo. “Da anni – dichiara Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari– denunciamo la situazione degli studenti fuorisede: nonostante le tariffe scontate per il trasporto pubblico, i prezzi molto spesso restano proibitivi per gli studenti, soprattutto per chi viaggia in aereo”. Eh già perché se Trenitalia prevedeva degli sconti (60% per i treni regionali, 70 per le frecce), nessuna compagnia aerea ha pensato a delle tariffe per agevolare gli elettori fuorisede. I più penalizzati gli studenti sardi, tornare sull’isola è stato davvero un salasso per chi ha potuto!

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Costi e tempi proibitivi

Ad ostacolare molti studenti e lavoratori nell’esercizio del voto, non solo i costi dei biglietti ma anche la durata dei viaggi. Spesso, infatti, la durata del tragitto per raggiungere la città di residenza è tale da non esser compatibile con gli impegni didattici e lavorativi, considerando i molti studenti che durante il periodo di studi riescono a trovare anche un impiego. “Abbiamo bollato questo problema – prosegue Elisa Marchetti – come una vera e propria limitazione della democrazia, al pari della mancata emanazione della legge sullo ius soli che ha impedito in questa tornata elettorale a migliaia di studenti universitari, cittadini italiani a tutti gli effetti, di poter esercitare il diritto di voto”.

L’appello alle istituzioni

Con questa petizione UDU auspica che il prossimo governo possa risolvere il problema del voto per i fuorisede. “Si parla spesso della distanza dei giovani dalla politica, eppure non si garantisce loro neanche la reale garanzia di poter esercitare il diritto di voto. La scrittura di una nuova legge elettorale poteva essere l'occasione per ragionare su questo tema, che riguarda non soltanto gli studenti ma anche moltissimi lavoratori, eppure la questione non ha trovato minimamente spazio nel dibattito”.

Manlio Grossi