Susanna Galli
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Si sa, liceo e università sono due mondi diversi. C’è chi apprezza gli orari del liceo e chi l’organizzazione dell’università. All’inizio è normale sentirsi un po’ sperduti, ma vedrai che con il tempo imparerai ad andare con i ritmi veloci che ora ti sembrano sfrecciarti accanto. Basta solo un po’ di spirito di adattamento. Ma quali sono le differenze che sicuramente hai notato fin dal primo giorno? Vediamole insieme.

Gli orari

Scordati gli orari fissi, quelli che quando usciva l’orario definitivo a ottobre se avevi ginnastica all’ultima ora facevi festa. Scordati il panino al cambio dell’ora e la tua aula che non ti tradiva, quella di cui conoscevi ogni angolo e segreto. Adesso cambia tutto. La cosa positiva è che ogni tre mesi cambierai abitudini, che sia per la sessione o per il cambio di orario di lezioni tra primo e secondo semestre, imparerai ad adattarti ad orari flessibili.

Le pause

E’ giunta al termine la lunga era della ricreazione. Ma non deve necessariamente essere una cosa cosa negativa, anzi. All’inizio potrà sembrarti strano ma ti abituerai al quarto d’ora accademico più veloce di quanto tu possa immaginare. Quarantacinque minuti di lezione al liceo potranno sembrarti pochi, ma ti assicuro che quando comincerai a seguire le lezioni all’università saranno veramente tanti, quel quarto d’ora ti salverà la vita.

I compagni

Il compagno di banco, quello che ti ha tenuto compagnia per 5 anni, che ti ha tirato su il morale quando eri giù, che ti ha suggerito alle verifiche. Magari ti sentirai perso senza di lui o senza la tua amata classe, ma non preoccuparti, si fa amicizia molto velocemente. Sì, è vero, non potrai conoscere tutte le duecento persone che seguono i tuoi stessi corsi ma le occasioni per divertirsi non mancheranno comunque. Cerca di trovare il tuo gruppo di studio, sarà fondamentale per preparare gli esami durante la sessione.

Il metodo di studio

Ma come si studia all’università? Devo cambiare metodo di studio? Beh, questo dipende tutto da te. Rispetto al liceo i ritmi sono molto più alti, si lavora di più e in meno ore. Se eri abituato a studiare il giorno prima del compito, potrebbe non essere la tecnica giusta, anche perché non avrai molte occasioni per recuperare il voto.

Il sabato libero

Questo personalmente è uno dei più grandi cambiamenti che sono stata felice di affrontare. Avere il sabato libero non vuol dire solo avere una mattina in più per studiare, ma anche godersi il week-end dal pomeriggio del venerdì, cosa impensabile per un liceale. Ecco, il sabato libero ti aiuterà molto a gestire il tuo tempo, riordinare gli appunti della settimana e fare qualche esercizio. In questo modo potrai goderti la tua meritatissima spensierata domenica.

I libri

Scordati quei cinquecento libri e quaderni nella borsa di cui probabilmente a un certo punto ti sei anche dimenticato. Quest’anno ti troverai a combattere con massimo 4/5 materie, i libri diventeranno molto probabilmente dispense e il peso si ridurrà notevolmente (a meno che non le porterai tutte insieme, ovviamente). Inoltre all’università molti preferiscono portarsi il computer o il tablet, in questo modo avrai sempre tutto a disposizione e in un formato molto compatto.

I professori

Anche qui tra liceo e università si crea un abisso che l’armadio di Narnia risulta piccolo. I professori del vostro corso non hanno idea di chi tu sia. Per loro potresti non aver frequentato neanche un giorno di lezione, perché la tua faccia appare loro come l’omino anonimo di Facebook. Tu non sei più tizio o caio, sei la matricola 000000 e non interessa a nessuno se fingi che ti sia morto il gatto o improvvisi un ictus temporaneo. Gli esami non si spostano, MAI. Quindi sfrutta al massimo l’orario di ricevimento e cerca di non rimanere indietro.

L’indipendenza

Forse la conquista più grande. L’università è l’ultimo step verso la tua indipendenza, quella per cui hai lottato per anni. Crescere in un ambiente più professionale che scolastico, ti aiuterà a scoprire i tuoi limiti e ti insegnerà cosa vuol dire vivere nella società di oggi. Essere indipendente non è strettamente legato a un discorso economico, l’indipendenza è anche di testa. Imparare ad avere un pensiero critico, personale, creativo, possedere una visione d’insieme. Queste sono le vere armi oggi. E anche se ora ti sembrerà uno strazio a volte essere così dipendente dagli esami e dai libri, ascolta i Pinguini Tattici Nucleari: “La più grande libertà è quella ti tiene in catene”.

Susanna Galli

Data pubblicazione 2 Ottobre 2019, Ore 10:33
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