8 min lettura
Studente disperato per la sua situazione universitaria

La scelta del percorso universitario (così come della scuola superiore) rappresenta uno dei momenti più critici nella vita di uno studente. Spesso, però, questa decisione viene presa in un periodo in cui si ha una comprensione limitata del mercato del lavoro e delle proprie reali aspirazioni. A questo si aggiungono le pressioni esterne, che possono derivare dalla famiglia, dalla scuola o dalla società stessa, che spingono verso percorsi di studio ritenuti più prestigiosi o sicuri, ma che non sempre riflettono i veri interessi o le attitudini dello studente. Il risultato è che molti giovani si trovano, dopo anni di sacrifici, a mettere in discussione le scelte fatte e a percepire un senso di smarrimento e frustrazione.

È proprio questo il caso di uno studente di 22 anni, che tramite un post Reddit si racconta in una testimonianza diretta e intensa. Dopo 8 anni passati a studiare, tra liceo e università, il ragazzo si sente semplicemente intrappolato in un vicolo cieco. Nonostante manchi "solo" l'ultimo sforzo per concludere la laurea in Lingue e Letterature Straniere, la sensazione di aver scelto un percorso sbagliato è ormai soffocante. Il giovane, in particolare, riflette su come il suo percorso di studio, per lui privo di reali prospettive lavorative, lo abbia portato a rimpiangere di non aver preso decisioni diverse: “Non c'è giorno che passa in cui non mi rimprovero di non essermi preso un anno di riflessione dopo il liceo, in modo da colmare le lacune e fare la scelta giusta per me”

Il post dello studente: “Sono in un vicolo cieco e non so che fare, per me è finita”

“Sono un ragazzo di 22 anni e sto per entrare nel mio primo anno fuori corso”. Questo è l’incipit con cui si presenta lo studente su Reddit. “Vista dall'esterno la mia situazione potrebbe sembrare tutto sommato decente, infatti mi manca "solo" l'ultimo sforzo per finire. Io però sento di essere arrivato a un vicolo cieco nella mia vita, che mi fa pensare di aver sbagliato tutto”.

E da qui si scende sempre più in basso, con lo studente che ci accompagna all’interno del suo malumore e delle sue paure più grandi:  “Infatti la laurea che prenderò, essendo in lingue e letterature straniere, non serve a un c***o se non a limitarmi le prospettive future. Non voglio insegnare e nemmeno lavorare nel turismo, mi disgusta l'idea di mettermi a fare concorsi per elemosinare un lavoro nel pubblico”.

Continua a spiegare lo studente: “Questo purtroppo l'ho capito quando era troppo tardi. Ormai ero già avanti con gli esami e il primo anno, in cui tipicamente si rinuncia, era già passato. Sono arrivato a fatica al punto in cui mi trovo, sforzandomi di andare avanti con gli esami che via via mi sembravano sempre più insipidi e fini a se stessi. C'è anche da dire che lingue non è notoriamente un corso difficile, anzi. Credo che aver scelto come lingue inglese e francese abbia influito sui tempi che ci ho messo”.

“L'inglese era la materia in cui avevo i migliori risultati al liceo mentre ho sempre avuto difficoltà in matematica. Credo sia stato un fattore determinante per la scelta dell'università, ma con il senno di poi avrei scelto una professione sanitaria o un corso di studi inerente alla biologia. Non c'è giorno che passa in cui non mi rimprovero di non essermi preso un anno di riflessione dopo il liceo, in modo da colmare le lacune e fare la scelta giusta per me”.

“Cosa volete che sappia un diciannovenne del mercato del lavoro? Cosa volete che sappia un tredicenne di quale sia il percorso formativo migliore per lui?”

Nel post, lo studente si spinge ancora più indietro nel tempo, fino ad arrivare alla scelta della scuola superiore, primo vero bivio in cui si è imboccata la strada sbagliata. “Ma fosse solo questo... Il problema è iniziato quando, da ragazzino di famiglia umile, mi hanno illuso che una persona con buoni voti dovesse ambire al liceo. Dico questo perché se ora non avessi un inutile diploma di liceo, ma al contrario un diploma di istituto professionale o tecnico, quanto meno sarei stato facilitato a inserirmi in un mestiere specifico”.

E poi il problema dell’orientamento in generale, la responsabilità di scegliere qualcosa di cui, data la giovane età, si conosce ancora troppo poco. “Voi direte che avrei dovuto pensarci prima, che del resto "sapevi a cosa andavi incontro"... Ma non prendiamoci in giro. Cosa volete che sappia un diciannovenne del mercato del lavoro, dopo due anni di reclusione forzata per via del Covid, con tutti i problemi di salute mentale che ne sono scaturiti? Vogliamo andare alla radice? Cosa volete che sappia un tredicenne di quale sia il percorso formativo migliore per lui? Perché di fatto la scelta delle scuole superiori, per come è pensata, implica questo”.

Dalla delusione si passa alla rabbia indirizzata verso l’esterno: “Per colpa di questo sistema di m***a, con le sue rigidità e le sue discriminazioni classiste frutto del fascismo da cui nasce, la mia istruzione si ritrova a dover essere buttata nel cesso. E io mi ritrovo a non avere nessuna competenza pratica che possa farmi campare decentemente nei prossimi anni. Ormai mi aspetta un mondo di lavori sottopagati e sfruttati, ma io piuttosto mi tolgo di mezzo. Fino ad ora pensavo di essere piombato nella depressione per via di questo corso di laurea, ma la depressione vera comincia adesso che mi ritrovo con un pugno di mosche dopo anni di studi inutili”.

Ormai sono spacciato, conclude lo studente. “Con questi ultimi otto anni di liceo e università mi sono fottuto con le mie stesse mani. Mettiamoci anche che non abito al nord e che le mie prospettive di emigrare con questa laurea sono paradossalmente inesistenti. Il quadretto del disastro che mi aspetta è completo, viene solo voglia di farla finita”.

Data pubblicazione 16 Settembre 2024, Ore 11:15
Skuola | TV
La Notte Prima degli Esami 2025 in streaming su Skuola.net!

Ospiti, intrattenimento e tutte le news sull'esame di Stato: l'appuntamento è sui nostri canali a partire dalle ore 20:00 del 17 giugno 2025!

Segui la diretta