
Il concorso in magistratura che si è svolto dal 12 al 16 luglio 2021 e che metteva in palio 310 posti per una platea di 5.827 candidati è stato un fallimento. Infatti, non solo la maggior parte degli aspiranti magistrati è stata poi bocciata, ma gran parte di loro, ovviamente tutti laureati, non è stata in grado di mettere insieme frasi di senso compiuto. Ma indaghiamo meglio in questa che si preannuncia essere una sconfitta del sistema educativo e accademico.
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Concorso in magistratura: candidati non superano le prove
Su quasi 6.000 candidati al concorso in magistratura a consegnare effettivamente il compito sono stati 3.797, e anche se le correzioni sono ancora in corso, non sembra essere un'annata particolarmente brillante quella di quest’anno. I numeri, infatti, parlerebbero chiaro, come sottolineato da Il Messaggero: “Alla data del 2 dicembre la commissione ha esaminato 1532 buste (ognuna contiene due elaborati) e sono stati definiti idonei solo 88 di questi”.Ma come mai? Sembrerebbe che gli aspiranti magistrati non siano in grado di scrivere, il che evidenzierebbe anche che, oltre alle lacune tecniche, tra i laureati che si sottopongono a questi concorsi siano evidenti anche lacune grammaticali e sintattiche.
Concorso in magistratura 2021 fallimentare: le parole della ministra Cartabia
Tuttavia, come sottolinea ancora il Messaggero, la situazione non è nuova a quanto pare, benchè quella odierna sia veramente allarmante tanto che la ministra Cartabia ha più volte invitato a una riflessione gli organismi competenti, tra cui le facoltà universitarie e Ministero dell’Università e Ricerca.L'ultima volta in cui la Ministra è intervenuta nel merito della questione è stata il 24 novembre scorso, a Scandicci, all'apertura del nuovo anno della Scuola della magistratura davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Affido alla vostra riflessione la formazione degli aspiranti magistrati - ha dichiarato la ministra, come riporta il Messaggero -. È un aspetto che preoccupa, su più fronti, anche molti di voi, come più volte mi è stato confidato.”
“Troppe volte i concorsi per l'accesso alla magistratura non riescono a selezionare neppure un numero di candidati sufficienti a ricoprire tutte le posizioni messe a bando - ha poi affermato - . È questo un dato su cui riflettere, che segnala un problema che deve essere affrontato. A dieci anni dall'istituzione della Scuola superiore della magistratura - ha aggiunto -, in un tempo di bilanci, valutazioni e prospettive forse si può avviare una riflessione pure su quest'ulteriore capitolo, che riguarda direttamente il rapporto con le nuove generazioni, la trasmissione di un sapere, di una esperienza e di un'arte l'arte del giudicare - a chi verrà dopo di noi”.
Va inoltre segnalato che proprio oggi ci sarà l'approvazione della risoluzione da parte del plenum del CSM con la richiesta di mille unità in più. E dunque, mentre si sta concludendo la correzione delle prove scritte del concorso di luglio per 310 posti, dovrebbe già essere in arrivo il bando per il concorsone da 500 posti, una cifra mai registrata finora. Questo vuol dire che bisognerà trovare almeno 810 candidati che siano preparati a superare la prova. E visti i precedenti si rischia di non riuscire a raggiungere la copertura del numero di posti banditi. Inoltre, le giovani toghe dovranno anche essere sottoposte a ben 18 mesi di tirocinio.