Lorena Loiacono
di Lorena Loiacono
Immagine autore
3' di lettura 3' di lettura
Cern compie 60 anni, vince guinness dei primati

Decisamente non li dimostra, i suoi sessant’anni. Ma ci sono, tanto che oggi può festeggiare in maniera davvero speciale. Il Cern infatti, come buon compleanno, riceverà il Guinness dei primati per aver fornito la prima prova dell'esistenza del bosone di Higgs, la particella grazie alla quale esiste la massa.

UN PO’ DI STORIA - L'Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare è nata dunque il 29 settembre 1954, con la collaborazione di 12 Stati.

E l'Italia vanta di aver dato i natali ad uno degli ideatori, il fisico Edoardo Amaldi. Oggi al Cern aderiscono 21 Paesi membri ed è il più grande laboratorio dedicato alla fisica delle particelle con una collaborazione scientifica senza confini.

CON LA FISICA NON SI SCHERZA – C’è poco da scherzare, quindi, quando si parla di fisica delle particelle e di Cern. Ma nei sessant’anni di storia del Cern non sono mancati momenti esilaranti o quanto meno imbarazzanti.

IL TUNNEL DELLA DISCORDIA – Tra questi, come dimenticare il caso dell’esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso) secondo cui i neutrini avrebbero superato la velocità della luce? Si trattò di un successo planetario su cui in tanti rilasciarono commenti pieni di soddisfazione. Anche in Italia, perché parte del lavoro venne svolto con il contributo italiano, e soprattutto da parte del mondo della ricerca internazionale. In quell’occasione, esattamente 3 anni fa, commentando il supporto dato dall’Italia al risultato dell’esperimento, l’allora ministro all’istruzione e ricerca Maria Stella Gelmini disse: “alla costruzione del tunnel tra il Cern e i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro". Questa frase rimbalzò sui social network davvero alla velocità della luce e non mancarono commenti al vetriolo sul presunto fraintendimento da parte del ministro sul termine tunnel che, ovviamente, non è inteso in maniera concreta anche perché sarebbe impensabile costruirne uno che colleghi Ginevra e il Gran Sasso. Gran brutta e sonora gaffe per la Gelmini tanto che, in poco tempo, il ministero si precipitò a smentire parlando di “strumentalizzazione” e di “polemica ridicola”.