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Borse di studio Università

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il riparto delle risorse del Fondo Integrativo Statale (FIS), destinate al finanziamento delle borse di studio per l'anno accademico 2025/2026, su proposta del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

La cifra stanziata ammonta a ben 558 milioni di euro e a questi fondi si aggiungeranno anche quelli messi a disposizione dalle Regioni, che dovranno garantire un contributo extra pari almeno al 40% di quanto assegnato dal Ministero.

Questo significa che l'intero sistema di sostegno agli studenti sarà ancora più capillare su tutto il territorio nazionale, per aiutare gli studenti a raggiungere l'obiettivo laurea.

Indice

  1. Ministro Bernini: “Investire nel futuro e nel Paese”
  2. Fondi più che raddoppiati in un decennio

Ministro Bernini: “Investire nel futuro e nel Paese”

Il ministro Anna Maria Bernini ha commentato questa importante approvazione, sottolineando il ruolo cruciale delle borse di studio come garanzia per l'accesso all'università: "Le borse di studio rappresentano uno strumento essenziale per garantire il diritto allo studio e l'accesso all'università a tutte le studentesse e studenti meritevoli, indipendentemente dalle loro condizioni economiche".

Un concetto che punta al valore dello studente e non sulla sua situazione finanziaria: "Con questo nuovo investimento rafforziamo il nostro impegno nel sostenere concretamente gli studenti e le loro famiglie", ha continuato il ministro, evidenziando l'importanza di un supporto reale.

Per Bernini: "Investire nel talento e nel merito significa investire nel futuro del nostro Paese, garantendo la possibilità di realizzare le proprie aspirazioni e contribuire alla crescita della nostra società".

Fondi più che raddoppiati in un decennio

Uno stanziamento così imponente rappresenta un risultato davvero importante, specialmente se si guarda indietro nel tempo. Basti pensare che, circa dieci anni fa la situazione era molto diversa. Secondo il report della Corte dei Conti, risalente al 2022, per l'anno 2017 lo stesso fondo contava appena 222.814 milioni di euro.

La differenza dunque è sostanziale: in poco meno di un decennio, le risorse sono più che raddoppiate. Si tratta di un incremento che dimostra l'impegno crescente delle istituzioni nel sostenere la popolazione studentesca, un segnale di priorità al diritto allo studio

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