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di oltre1sguardo
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agricoltura giovane under 35

Molti giovani, una volta usciti dalle scuole o dalle università, si sono trovati a dover fare i conti con l’impervio mondo del lavoro. Ecco così che sempre più ragazzi – e ragazze - decidono di cimentarsi nell’agricoltura e avere la propria fattoria. Si comincia a scuola, dove sono sempre più gli studenti attratti dagli istituti professionali e tecnici agrari e si continua poi nel mondo del lavoro: in aumento le fattorie amministrate da under 35. Lo sostengono i numeri diffusi da Coldiretti su dati Swg.

SI COMINCIA TRA I BANCHI DI SCUOLA – Un sentore di questo fenomeno era già arrivato con la diffusione dei dati riguardo le immatricolazioni agli istituti superiori. Da un lato infatti sono in calo le iscrizioni ai licei, che richiedono il proseguimento con l’università al momento del diploma. Dall’altro, invece, sono proprio gli istituti professionali agricoli e di tecnica agraria che hanno registrato un importante aumento nelle iscrizioni di nuovi studenti, pari al 29% in totale. La vita ‘semplice’ dei campi svela il suo fascino inedito, capace di attirare un gran numero di giovani, data la difficoltà di impiegarsi nei settori più vicini al proprio ambito di studio. Con la voglia, letteralmente, di sporcarsi le mani.

UN VERO TREND – Più che una moda, è una necessità che si è trasformata in un vero e proprio trend in forte ascesa quello delle fattorie amministrate da giovani under 35. Per capire le dimensioni del fenomeno, basti pensare che ogni 3 fattorie una è nata negli ultimi 10 anni. Insomma, il 18% di queste aziende, ossia 58.663 imprese agricole, sono guidate da giovani under 35: questi sono i numeri diffusi da Coldiretti su dati Swg. Da qui, si comprende anche la voglia di intraprendere un profondo processo di rinnovamento del settore agricolo. che sempre più ha un fiocco rosa: di queste nuove imprese, poco meno della metà è diretta da giovani donne.

LA CREATIVITA’ PREMIA - Spesso è proprio la giovane età che porta a trovare soluzioni innovative nella gestione delle attività. Il 70% delle imprese infatti lavora su più fronti, in aziende multifunzionali che lavorano differenziando la produzione. La creatività, infatti, premia. Non solo coltivazioni tradizionali, ma agricoltura biologica o a Km zero. Non solo vendita all’ingrosso ma anche consegne a domicilio, lunch box e farmer’s market, i mercati dove è possibile acquistare prodotti freschi direttamente dal produttore. E inoltre, una serie di iniziative volte alla diffusione di informazioni e della consapevolezza, come per esempio le fattorie didattiche e la produzione di cosmetici a impatto zero.

Data pubblicazione 26 Marzo 2014, Ore 12:00
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