Federico Bianchetti
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indagine incidenti istat aci
fonte foto: via pexel.com
Con la fine della pandemia la mobilità stradale ha ripreso a viaggiare a pieno ritmo

e con essa anche tutte le conseguenze del caso, come gli incidenti stradali.

Rispetto allo stesso periodo del 2021, nel 2022 infatti si registra un incremento di vittime in strada del +9,9%, vale a dire 3.159 morti che quest'anno hanno perso la vita in 165.889 incidenti stradali. I feriti sono stati 223.475 (+9,2%).
Numeri che arrivano dal recente rapporto condotto da Istat e Aci sull'incidentalità stradale che mette in luce anche le cause che possono portare al compimento di queste tragedie. E se da un lato i numeri parlano di un aumento delle vittime fra i giovani, dall'altra testimoniano che ci sono anche altre fasce d'età che contribuiscono in maniera significativa al fenomeno. Insomma le vittime della strada non solo giovani il sabato sera...

Incidenti stradali: pedoni più a rischio di conducenti e passeggeri

Stando ai dati che forniscono Istat e Aci, nel corso di un anno si contano 2.245 conducenti deceduti (2.014 uomini e 231 donne), 429 passeggeri (240 uomini e 189 donne) e 485 pedoni (325 uomini e 160 donne). Per questi ultimi l'indagine registra un tasso di mortalità maggiore rispetto ai conducenti e passeggeri: fino ad oltre quattro volte superiore a quello degli occupanti delle vetture.

I pedoni rientrano tra gli utenti 'vulnerabili' della strada, come anche biciclette, monopattini elettrici, ciclomotori e motocicli. E sono proprio queste categorie le più esposte al pericolo in strada: rappresentano il 49,3% dei morti.
In particolare, per quanto riguarda i monopattini elettrici, che spesso sono considerati dall'opinione pubblica come pericolosi, in effetti gli incidenti stradali che li vedono coinvolti passano da 2.101 del 2021 a 2.929 nel 2022 con un aumento del +39,4%. I feriti coinvolti in questo tipo di incidente arrivano da 1.980 a 2.787 (+40,8%). I morti (entro 30 giorni) sono stati 16 in un anno (lo 0,5% delle 3.159 vittime di incidenti stradali), mentre nel 2021 erano 9, più un pedone.

Tra le cause distrazione e velocità elevata

La distrazione è la prima causa di questi tragici eventi

(32.701 incidenti: il 15,0% del totale), seguita dal mancato rispetto della precedenza e del semaforo (29.840 incidenti: 13,7%) e dalla velocità alla guida troppo elevata (20.316: 9,3%%).

Aumentano i morti sulle strade: giovani e fascia 60-64 i più esposti

Guardando poi alla distribuzione per età, chi crede che siano solo i giovani a essere a rischio sbaglia di grosso. Le vittime infatti risultano concentrate soprattutto nelle classi 45-59 anni e 20-29 anni per gli uomini, e tra i 75-84 anni e 20-24 anni per le donne. Riguardo i giovani va detto però che abbiamo assistito a un consistente aumento di incidenti tra i giovanissimi di età tra i 15 e i 19 anni (+21,2%) e tra i giovani tra i 25 e i 30 anni (+10,4%). L’aumento più consistente si registra, però, nella fascia 60-64 anni (+35,5%).

indagine incidenti istat aci

fonte foto: via Istat-Aci

I monopattini causano 0,5% delle vittime

Anche i monopattini elettrici, sempre più diffusi, danno il loro "contributo" alla causa. Gli incidenti stradali che li vedono coinvolti, passano da 2.101 del 2021 a 2.929 nel 2022 (+39,4%), i feriti da 1.980 a 2.787 (+40,8%), mentre i morti (entro 30 giorni) sono 16, nel 2021 erano 9, più un pedone (+77,8%, pedone escluso). Insomma in termini assoluti le vittime da monopattino sono lo 0,5% del totale.

In 14 regioni maggiore tasso di mortalità per incidente

Nel 2022, il tasso di mortalità, cioè numero di morti per 100mila abitanti, è maggiore della media nazionale del 5,4 in ben 14 regioni, tra le quali Basilicata (8,5), Valle d’Aosta (8,1), Emilia Romagna (7,0), Umbria e Piemonte, entrambi a 5,7. In 7 Regioni, invece, si sono registrati tassi di mortalità inferiori alla media nazionale: Liguria (3,8), Lombardia, Calabria (4,0 entrambe), Campania (4,1), Abruzzo (4,6), Sicilia (4,7) e Molise (4,8).

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