Matteo Bortone
Autore
Violenza sulle donne

Le donne vittime di femminicidi in Europa sono 4,1 ogni milione di abitanti, il doppio dei casi rispetto a quanto accade agli uomini. Oggi, 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’attenzione è rivolta in particolare su questa realtà difficile da accettare.

Un fenomeno che, purtroppo, negli ultimi anni tende sempre di più a crescere e ad espandere i propri confini. Una piaga che non riguarda solo l'Italia, ma che affligge l'intera Unione Europea, come confermano i recenti report di Eurostat.

Le statistiche mostrano infatti che, nonostante l'aumento della consapevolezza, i numeri non accennano a diminuire. Anzi, su alcuni fronti, la situazione sembra peggiorare, soprattutto per quanto riguarda le denunce di stupro e altre violenze sessuali.

Per questo e fondamentale questa giornata, che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica, nella speranza che le donne siano un giorno finalmente libere.

Indice

  1. Le violenze sulle donne in UE
  2. Chi migliora e chi peggiora 
  3. Il dato italiano

Le violenze sulle donne in UE

I numeri registrati nell’Unione Europea evidenziano una netta disparità di genere. L’omicidio intenzionale di donne per mano di partner, ex partner, familiari o conoscenti è un dramma che continua a mietere vittime in tutto il Vecchio Continente. 

Secondo i dati raccolti da Eurostat per il 2023, la media europea è di 4,1 donne ogni milione di abitanti, tutte vittime di questo tipo di omicidi. Se il dato viene rapportato al numero degli uomini, le donne risultano essere il doppio.

Dal 2013 al 2023, anche il numero che riguarda le denunce per violenze sessuali di vario tipo, incluso lo stupro, è aumentato del 79.2% in tutta l'Unione Europea. Gli stupri, in particolare, hanno visto un aumento del 141%.

Questo incremento, come suggerisce Eurostat, potrebbe essere dovuto a diversi fattori: in parte alla maggiore sensibilità rispetto al fenomeno, che ha reso più frequente denunciare abusi che prima restavano nascosti, oppure perché forse il fenomeno non sta sostanzialmente diminuendo.

Chi migliora e chi peggiora 

Ampliando l'arco temporale, dal 2008 al 2023, il quadro europeo si fa ancora più chiaro, mostrando due velocità tra gli Stati membri. Solo sei nazioni sono riuscite a ottenere un risultato significativo, riducendo l'incidenza dei casi di stupro denunciati ogni 100.000 abitanti:

  • Polonia 
  • Lituania 
  • Cipro 
  • Lussemburgo 
  • Bulgaria
  • Slovacchia

Nella maggior parte dell'Europa, invece, il trend è opposto:

  • La Francia ha registrato l’aumento più consistente in assoluto, con un incremento degli stupri denunciati alla polizia di quasi il 280%, sempre tra il 2008 e il 2023.

  • Nel Regno Unito, specificamente in Inghilterra e Galles, si è verificato un aumento altrettanto impressionante, circa il 222%.

Tendenze simili sono emerse anche nell’Europa settentrionale e occidentale, indicando un problema diffuso.

Il dato italiano

Se lo sguardo si sposta sul nostro Paese, la situazione è altrettanto allarmante. Secondo un’indagine Istat, la violenza fisica o sessuale ha colpito moltissime donne italiane: si stima che circa 6 milioni e 400mila persone di genere femminile tra i 16 e i 75 anni, pari al 31,9 per cento del totale, abbiano subito almeno un episodio di violenza nel corso della loro vita.

Entrando più nel dettaglio, il 18,8% ha subito violenze fisiche, mentre il 23,4% è stato vittima di violenze sessuali. In quest'ultima categoria, sono il 5,7% le donne ha subito stupri o tentati stupri.

Come negli altri paesi europei, anche in Italia gli autori principali di queste violenze risultano essere soprattutto gli ex partner, con ben 1 milione e 720mila donne che hanno subìto violenza fisica da parte di persone a loro vicine.

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