
Nella notte si gioca la partita finale delle presidenziali americane: oltre oceano, i cittadini chiamati al voto dovranno indicare uno tra Kamala Harris e Donald Trump come prossimo presidente degli Stati Uniti d'America.
Terminati gli spogli elettorali, i risultati arriveranno verosimilmente non prima di domani: solo allora sapremo chi è stato eletto alla guida della Casa Bianca.
Indice
Elezioni americane: quando arriveranno i risultati del voto?
Tutto il mondo con il fiato sospeso in attesa degli esiti del voto delle elezioni presidenziali americane. Il conteggio dei voti segue un ordine ben preciso che risponde ai diversi fusi orari del Paese.
I primi a chiudere i seggi saranno gli stati situati sulla costa orientale, poi toccherà agli stati centrali e montani, quindi si chiuderà con gli stati del versante occidentale.
I primi risultati, dunque, non arriveranno prima delle 19:00 (fuso orario costa orientale): circa l'una di notte qui da noi in Italia. Ma non è escluso che la situazione possa protrarsi: nelle recenti elezioni, alcuni stati chiave – gli swing states – hanno richiesto più tempo per il conteggio dei voti, a causa dell'elevato numero di voti anticipati e per posta.
Elezioni americane: cosa dicono i sondaggi?
Secondo gli ultimi sondaggi riportati dai media, tra cui Il Messaggero, Kamala Harris sembra in vantaggio a livello nazionale (con un lieve vantaggio in Michigan e Wisconsin), mentre Trump risulta favorito in molti altri stati chiave, come Pennsylvania, Georgia e Arizona.
La gara appare serrata a livello nazionale: Kamala Harris ha consolidato la sua immagine in seguito alla sua candidatura, mentre Trump – nonostante qualche sbavatura a livello comunicazionale - conserva la sua storica base di sostegno tra gli elettori repubblicani.
Elezioni americane: cosa succede in caso di parità?
Uno scenario improbabile (perché Harris e Trump dovrebbero ottenere 269 grandi elettori ciascuno), ma non impossibile, è quello che vede la sfida per la corsa alla Casa Bianca finire in parità. In questo caso, la parola passerebbe alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.
I 435 deputati vengono divisi in 50 delegazioni, in base al loro stato di provenienza: tutti i deputati di uno stato vengono chiamati a scegliere tra i due candidati: vince chi ottiene il voto di almeno 26 delle 50 delegazioni.
Stando agli ultimi sondaggi, in questo ipotetico scenario, sarebbe Donald Trump a spuntarla.