
Mancano ormai poche settimane alla maturità e ancor meno al termine dell’anno scolastico, ma il 42% degli studenti afferma che la propria classe non ha ancora finito il programma di storia. Nello specifico, un 27% deve ancora terminare la Seconda guerra mondiale,un 11% sta studiando in questi giorni il periodo che intercorre tra i due conflitti e un 4% ancora deve affrontare la Prima guerra mondiale. La situazione, anche se non certo positiva appare leggermente migliore, ma davvero di pochissimo, rispetto a quella dei maturandi dello scorso anno, quando a dichiarare di essere indietro nel programma di storia era il 43%. Ecco quindi che il 41% decide di studiare la Storia in modo autonomo. Situazione analoga per quanto riguarda il programma di italiano: 1 maturando su 3 difficilmente riuscirà a studiare gli autori del secondo dopoguerra, lo scorso anno invece la percentuale era del 35%. La situazione non cambia, né per la Letteratura né per la Storia, tra i maturandi che stanno completando un liceo, un tecnico o un istituto professionale. Sulla base di questa situazione non sorprende quindi che il 68% degli studenti non ha intenzione di svolgere il tema storico che verrà proposto nella prima prova.È quanto emerso da un’indagine di Skuola.net effettuato su un campione di circa 1600 studenti.
Guarda il video riassuntivo con il programma di storia
LA STORIA DEL '900, UNA META NON RAGGIUNGIBILE - I maturandi 2016, così come era accaduto lo scorso anno, non sono nelle condizioni di affrontare la traccia storica della prima prova di maturità. Negli ultimi anni, dal Miur per la tipologia C sonostate formulate tracce che avevano come oggetto argomenti che spaziavano soprattutto nella seconda metà del ‘900. Per fare qualche esempio, si è chiesto ai maturandi di delineare la situazione globale facendo riferimento ai BRICS e ai paesi emergenti, oppure di ripercorrere le tappe della situazione in Europa dal 1914 al 2014. Per colmare le lacune sulla storia fuori programma, 2 maturandi su 5 studieranno la storia in solitudine, proprio per essere preparati in vista della prima prova (24%), oppure perché appassionati alla disciplina (17%). Anche i professori sono consapevoli di esser un po’ indietro con i programmi, tant’è che il 20% dei maturandi ha affermato di aver ricevuto letture aggiuntive dal docente. Vista la situazione, non stupisce che la maggioranza degli intervistati dichiara di aver già deciso di non aver intenzione di scegliere, tra le tracce di prima prova, il tema storico: situazione praticamente identica lo scorso anno. Infatti, l’8% non vuole cimentarsi con la traccia storica perché spesso gli argomenti che il Miur propone sono al di fuori del programma svolto, mentre il 28% circa considera il tema la tipologia di traccia più difficile, se messa a confronto con l’analisi del testo o il saggio breve/articolo di giornale. Infine, il 32% circa considera le tematiche proposte per la tipologia C troppo difficili. Nel complesso, quindi,è ben il 68% a escludere a priori il tema di storia dalle proprie scelte.
CHI SCEGLIERA' LA TRACCIA STORICA - Meno refrattario il 25% dei maturandi che ha dichiarato che potrebbe scegliere la traccia a carattere storico se in possesso delle conoscenze necessarie per svolgerlo.Solo un 4% si cimenterà in questa tipologia perché apprezza la storia del ‘900.
IL PROGRAMMA DI ITALIANO - Così come per il programma di storia, anche per quanto riguarda quello di italiano la situazione non è certo positiva. Il 32% dei maturandi non riuscirà a terminarlo, dato leggermente migliore rispetto a quello dello scorso anno, 35%. Infatti, il 22% deve ancora terminare gli autori del periodo tra le due guerre, il 7% ha da poco iniziato il ‘900 e addirittura il 3% è fermo agli autori dell’800. Solo il 29% del campione si dice pronto perché non solo ha terminato tutto il programma del secolo scorso, ma ha già intrapreso il ripasso, mentre circa 2 su 5 finiranno gli autori contemporanei in extremis, proprio negli ultimi giorni di scuola.

Manlio Grossi
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