9 min lettura
GenZ e alcol

Mentre negli Stati Uniti le nuove generazioni stanno mostrando una sostanziale riduzione dei consumi di bevande alcoliche, dalle nostre parti non si direbbe che le cose stiano andando in questa direzione, soprattutto se parliamo di abuso.

Infatti, sembra essere questa la “tossicodipendenza legalizzata” più diffusa tra gli studenti,  almeno secondo l’ultima Relazione annuale al Parlamento sulle Tossicodipendenze, che registra un alto tasso di binge drinking (le “maratone alcoliche”).

Ma anche di diffusione del tabacco, che continua a fare “breccia” tra i più giovani, non solo sotto forma di sigarette tradizionali ma anche attraverso l’uso crescente delle sigarette elettroniche, un’alternativa ormai sempre più diffusa. 

Indice

  1. Fumo tra gli adolescenti? Quasi la metà ha già acceso una sigaretta
  2. L’impennata delle sigarette elettroniche
  3. Meno diffuso il tabacco “alternativo”
  4. Alcol, la sostanza legale più abusata
  5. Il binge drinking dilaga: 1 su 3 si è ubriacato nell’ultimo mese
  6. Psicofarmaci senza ricetta: ne fa uso oltre 1 studente su 5
  7. Rischi sottovalutati e differenze di genere

Fumo tra gli adolescenti? Quasi la metà ha già acceso una sigaretta

Nella fascia 15-19 anni, quasi un milione e 200 mila giovani, pari al 48% della popolazione studentesca, dicono di aver fumato almeno una sigaretta nella loro vita. E il dato si fa ancora più rilevante se consideriamo che 970 mila ragazzi, circa il 39%, hanno consumato sigarette nel solo 2024, con una prevalenza maggiore tra le studentesse. Non sono da meno i consumatori abituali: 510 mila studenti, ovvero il 21% della popolazione totale, fumano in media una sigaretta al giorno.

Tabella 1

Una tendenza, questa, che cresce con l'età. E se tra i minorenni non emergono sostanziali differenze tra i generi, tra i maggiorenni i ragazzi che fumano quotidianamente superano di gran lunga le ragazze. Il dato che più colpisce, però, è l’età della prima sigaretta: più della metà di chi fuma ogni giorno ha cominciato tra i 15 e i 17 anni, mentre il 38% ha acceso la sua prima sigaretta già prima dei 14 anni.

L’impennata delle sigarette elettroniche

E poi c’è l’alternativa, che tanto alternativa poi non è: l’uso delle sigarette elettroniche, che risulta in continuo aumento, raggiungendo nel 2024 livelli tra i più alti mai registrati. Qui il consumo maggiore si riscontra tra le ragazze.

Complessivamente, oltre un milione e 250mila ragazzi, pari al 50% della popolazione studentesca, ha utilizzato sigarette elettroniche almeno una volta nella vita, e 990 mila (circa il 40%) ne hanno fatto uso nel solo anno scorso. Il 52% degli studenti ha provato per la prima volta a “svapare” tra i 15 e i 17 anni, mentre il 47% l’ha fatto addirittura prima dei 15 anni, con una tendenza che continua a crescere nel tempo.

Rispetto ad altri dispositivi per il consumo di nicotina, come le sigarette senza combustione, sono 620mila (25% del totale) gli studenti che dichiarano di averle utilizzate almeno una volta nella vita; oltre 500mila (21%) nel corso dell’ultimo anno. Così, dopo il calo registrato nel 2023, l’uso delle sigarette senza combustione segna un nuovo incremento, tornando a sfiorare i picchi raggiunti nel 2022.

Meno diffuso il tabacco “alternativo”

Al contrario, altre forme di consumo alternativo di nicotina, come la pipa ad acqua, il tabacco da sniffo e i nicotine pouches (sacchetti contenenti nicotina recentemente introdotti sul mercato), sembrano essere molto meno diffuse. Alla fine, considerando anche l'uso combinato di tutti i dispositivi per il consumo di nicotina, emerge che nel 2024 ben il 58% degli studenti ha fatto uso di almeno uno di questi prodotti.

Alcol, la sostanza legale più abusata

Ma non è solo l’abitudine all’utilizzo di nicotina ad essere radicata tra i più giovani. Rimane infatti più che significativo il consumo di alcol: mettendo insieme i due milioni di studenti (83%) che riferiscono di aver consumato bevande alcoliche almeno una volta nella vita - con quasi 1milione e 900mila che lo ha fatto nel corso dell’ultimo anno (76%) - è facile capire come sia questa la sostanza “legale” maggiormente abusata dai giovani, senza distinzioni di genere.

Basti pensare che oltre 110 mila ragazzi (4,5%), prevalentemente maschi, nei trenta giorni precedenti la raccolta dei dati del Report, avevano consumato bevande alcoliche almeno 20 volte. 

Il binge drinking dilaga: 1 su 3 si è ubriacato nell’ultimo mese

E scavando più a fondo, il quadro peggiora. Quasi 970 mila studenti (39%) hanno riferito di essersi ubriacati almeno una volta nella vita, a 740 mila è successo nel corso dell’anno (30%) e in 33 mila lo hanno fatto almeno 10 volte negli ultimi 30 giorni (1,3%), con percentuali stavolta maggiori tra le ragazze.

La prima ubriacatura? Nel 62% dei casi è avvenuta tra i 15 e i 17 anni, mentre il 36% ha vissuto questo tipo di esperienza prima dei 15 anni. Senza dimenticare le pratiche più estreme legate al consumo di alcol, come il binge drinking, ossia l’assunzione di cinque o più bevande alcoliche in un breve intervallo di tempo. 

Su questo punto, quasi 760 mila studenti (31%) hanno riferito di aver adottato questo comportamento negli ultimi trenta giorni, con prevalenze di poco superiori tra i ragazzi rispetto alle ragazze: all’aumentare dell’età, però, tra le femmine i valori sono decisamente più alti.

Psicofarmaci senza ricetta: ne fa uso oltre 1 studente su 5

Infine preoccupa, non poco, la costante crescita del consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica (SPM) tra gli studenti. Quasi 510 mila giovani, pari al 21% della popolazione studentesca, dichiarano di aver utilizzato almeno una tipologia di psicofarmaci nel corso della loro vita, mentre 290mila (12%) ne hanno fatto uso nell’ultimo anno. 

Anche qui non mancano i consumatori abituali: 54mila studenti (circa il 2,2%) ammettono di averne fatto uso almeno 10 volte nel mese.

Un abuso, anche questo, ormai consolidato visto che, ormai dal 2021, il consumo di questa tipologia di farmaci registra un aumento costante, raggiungendo nel 2024 i valori più alti mai registrati.

Tra i vari tipi di psicofarmaci utilizzati, i più diffusi sono quelli per il sonno e il rilassamento (8,4%), seguiti da quelli per l’umore (2,4%), per l’attenzione e l’iperattività (2,1%) e, infine, da quelli per il controllo del peso (1,5%).

Tabella 2

Rischi sottovalutati e differenze di genere

Su questo punto, però, non si può fare a meno di notare una significativa differenza di genere. Le studentesse presentano una prevalenza di consumo che è il doppio rispetto a quella dei ragazzi, con il divario che si accentua ulteriormente per gli psicofarmaci utilizzati nelle diete, con una diffusione tra le ragazze che supera di oltre tre volte quella dei ragazzi. 

Come già accennato, non sempre queste abitudini malsane poggiano sulla consapevolezza dei potenziali danni per la salute. La percezione del rischio varia, infatti, in relazione al tipo di abuso. In questo senso, l’indagine mostra come il comportamento considerato più pericoloso dai giovani sia “fumare 10 o più sigarette al giorno”, una pratica ritenuto ad alto rischio dal 67% degli studenti. 

Seguono, nella scala di pericolosità percepita, l’utilizzo occasionale di psicofarmaci, fare binge drinking ogni fine settimana (54%), consumare alcolici quotidianamente (40%) e ubriacarsi una volta alla settimana (38%).

Skuola | TV
E ADESSO? La verità su cosa fare dopo la maturità

Rivedi lo speciale di Skuola.net e Gi Group dedicato a tutti i maturandi che vogliono prendere una decisione consapevole sul proprio futuro grazie ai consigli di esperti del settore.

Segui la diretta