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Accadde oggi: 78 anni fa il voto alle donne articolo
La prima Presidente donna della Camera, Nilde Iotti (1979) - Fonte foto: RaiStoria

A pochi giorni di distanza dalla Giornata Internazionale della Donna, oggi ricorre un'altra giornata molto importante per le quote rosa.

Un evento che riguarda da vicino soprattutto le donne italiane: in questo stesso giorno di 78 anni fa, infatti, venne approvato il decreto del 10 marzo 1946, che permise alle donne con almeno 25 anni di età di potere eleggere ed essere elette.

 

Mai sentito parlare di suffragio universale? Con l'estensione del voto alle donne, l'Italia gettava le basi della prima esperienza repubblicana.

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All'inizio del '900 la figura della donna era ritenuta di poco spessore. Sotto il fascismo ci fu poi una certa rivalutazione della figura femminile - seppur di stampo bigotto - che vedeva la donna come 'regina indiscussa della casa'. A lei spettavano le mansioni domestiche, all'uomo portare il pane a casa. Con la seconda guerra mondiale, però, cambiò tutto. Fu in quel frangente che le donne, per la prima volta in assoluto, assaporarono una sorta di parità con gli uomini.

Durante la Resistenza erano molte le donne che divennero staffette, informatrici e parte attiva della lotta contro l’occupazione nazifascista. E, una volta terminato il conflitto mondiale, non si poteva più tornare indietro. L'esperienza della Resistenza avrebbe segnato un crocevia nella storia del Paese: la sete di libertà, di diritti (per tutti), fecero il resto. Così, in occasione del Consiglio dei Ministri del 30 gennaio 1945 venne esaminata per la prima volta l’estensione del voto alle donne dai 21 anni. Ma fu con il decreto n.74 del 10 marzo 1946, in occasione delle prime elezioni amministrative postbelliche, che le donne con almeno 25 anni di età poterono eleggere ma soprattutto essere elette.

E fu così per le prime sei sindache donne elette in Italia: Margherita Sanna a Orune, in provincia di Nuoro; Ninetta Bartoli a Borutta, in provincia di Sassari; Ada Natali, che sarà poi parlamentare, a Massa Fermana, in provincia di Fermo; Ottavia Fontana a Veronella, in provincia di Verona; Elena Tosetti a Fanano, in provincia di Modena; Lydia Toraldo Serra a Tropea, in provincia di Vibo Valentia. Prima di loro a un'altra grande donna fu permesso di partecipare alla ricostruzione del Paese: parliamo di Leonilde 'Nilde' Iotti, deputata della Costituente nel 1946, e prima Presidente donna della Camera per ben tre mandati consecutivi: dal 1979 al 1992.

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