
In questo scenario a dir poco spaventoso, ben poche sono le azioni intraprese dai leader del mondo per far fronte ai cambiamenti climatici nonostante le tante promesse che ogni anno vengono fatte ai vari forum o agli incontri per discutere dell'emergenza climatica.
Così i giovani attivisti di Ultima Generazione, campagna italiana di disobbedienza civile nata nel 2021 all'interno del movimento Extinction Rebellion, dopo le azioni di protesta portate avanti attraverso il blocco del raccordo anulare romano, hanno pensato di incollarsi alla Primavera di Botticelli alla Galleria degli Uffizi.
-
Leggi anche:
- Marmolada, che cosa è successo e quali sono le cause del crollo?
- Che cos'è la Cop 26? Chi partecipa, cosa significa e perché è importante (spiegato in modo semplice)
- Cop 26, cosa chiedono i giovani ai grandi del Pianeta? Parla l'attivista “green” italiana che sarà a Glasgow
La campagna portata avanti da Ultima Generazione
Stamattina dagli Uffizi è ritornata la campagna di disobbedienza civile lanciata dai giovani attivisti di Ultima Generazione affinché vengano prese scelte più coraggiose per fronteggiare il collasso climatico e sociale in atto.L'azione è andata in scena alla Galleria degli Uffizi di Firenze dove due attivisti si sono incollati alla teca di vetro che protegge il capolavoro di Botticelli. E' solamente l'ultima di questa campagna che ha già visto innumerevoli blocchi stradali, uno sciopero della fame di 13 giorni, incatenamenti e interruzione di dimostrazioni artistiche e sportive.
La nuova protesta nei musei italiani
Così come comunicano gli attivisti, ad essere presi di mira adesso saranno i musei. Ma perché questa scelta? Come hanno spiegato in mattinata davanti al quadro di Botticelli:"Al giorno d'oggi è possibile vedere una primavera bella come questa? Incendi, crisi alimentare e siccità lo rendono sempre più difficile. Abbiamo deciso di usare l'arte per trasmettere un messaggio d'allarme: stiamo andando verso un collasso ecoclimatico e sociale"Come continua a spiegare Laura, una giovane attivista tra le promotrici della campagna:"E’ proprio la consapevolezza dell’inestimabile valore racchiuso in queste stanze che mi spinge a lanciare il mio urlo di terrore nei confronti del disastro che ci aspetta a causa della totale inerzia politica nei confronti dell’unica possibilità di salvezza collettiva che ci rimane. Nei prossimi anni l’arte sarà un lusso che non potremo più permetterci: in preda alla fame e alla sete, tenteremo di sfuggire a morte certa migrando verso nord in cerca di territori abitabili. sono qui oggi per evitare che la mia generazione sia travolta dall’atrocità e dalla disumanità di vani viaggi della speranza che di reale speranza non racchiudono neanche un barlume".
L'attenzione per non danneggiare le opere d'arte
A chi potrebbe accusarli di danneggiare i nostri capolavori, loro rispondono dicendo di essersi già documentanti perché, come spiegano, il loro obiettivo non è quello:"Abbiamo consultato restauratori che ci hanno consigliato l’utilizzo di un incollante adatto a vetri e cornici. E’ per noi importante valorizzare l’arte, anziché danneggiarla, come i nostri governi fanno con l’unico pianeta a nostra disposizione. Le azioni di Ultima Generazione si battono per l’arte, la bellezza, il lavoro, la pace, e l'ambiente che ci da da vivere".Paolo Di Falco