
Tra gli inventori della competizione dei cento baudi, conio ufficiale del gioco in onore di Pippo Baudo, c'è Giacomo Piccinini. E' lui che, un paio di anni fa, insieme ad altri lavoratori del mondo dello spettacolo ha avuto l'idea di mettere in piedi una competizione che in brevissimo tempo ha assunto le dimensioni di un vero e proprio fenomeno nazionale.
Giacomo nella nuova puntata del podcast di Skuola.net, #FuoriClasse, ci ha parlato di com'è nato il FantaSanremo e degli episodi indimenticabili che sono accaduti durante questi anni sul palco dell'Ariston.
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La nascita del FantaSanremo
Come ci tiene subito a sottolineare Giacomo, "a scuola ero un vero secchione ma avevo otto in condotta". Più che lo studio però, nonostante gli ottimi voti, ad appassionarlo fin da piccolo è stato il Festival di Sanremo. "A volte ripenso a quando lo guardavo fino a tardi sul divano scrivendo ai miei amici per commentarlo, ridere di quello che succedeva..."Poi dai messaggi si è passati ai gruppi Facebook. "Io e miei amici ne avevamo creato uno nelle Marche dove seguivamo e commentavamo ogni cosa creando dei meme". E poi, finalmente, "abbiamo abbandonato i social per ritrovarci in presenza nella nostra scuola di musica. Tutti gli anni ci riunivamo inventandoci qualcosa di strano: davamo i voti a quello che guardavamo, facevamo le pagellone, la giuria microscopica..."
Nel dicembre del 2019 "ci è venuta l'idea di fare questo fantasy game sul Festival di Sanremo e rendere tutto un po' più intrigante. L'ispirazione però è stata il Fanta Game of Thrones e abbiamo cercato di fare la stessa cosa giocando sia sull'aspetto meritocratico e musicale (posizioni in classifica, premi vinti) che su quello più divertente. Abbiamo stilato un regolamento e ci siamo divertiti a scrivere le cose più strane che poi però sono accadute veramente. Per intenderci, era l'anno di Buco e Morgan".
Dai baudi al palco dell'Ariston
Subito dopo "sono arrivati i baudi, rigorosamente stampati e sparsi per la nostra sala prove, poi ognuno faceva la sua squadra e in palio c'era un prosciutto da mangiare in condivisione con tutti gli altri". Le serate però "le andavamo a vedere nel nostro bar, il famoso bar di Papalina. E' lì che abbiamo notato come oltre la cinquantina di musicisti e lavoratori del mondo dello spettacolo, FantaSanremo piaceva anche a quei ragazzi che magari snobbavano il festival per poi commentarlo sui social".Se il 2020 è stato "l'anno zero", nel 2021 "mi arriva un messaggio su Instagram da Willie Peyote, il mio artista preferito che avevo schierato come capitano della squadra, che mi faceva i complimenti per la competizione. Poi sono arrivati tantissimi feedback da parte degli artisti e in tanti hanno iniziato a condividere i template delle loro squadre sui social".
È stato lì che "il nostro sito fatto su WordPress cominciava un attimo ad avere delle difficoltà e così ho appaltato il nuovo sito a mio cugino. Il 2021, tra l'altro, è il primo anno in cui un artista dice FantaSarremo sul palco: lo Stato Sociale mise la parola all'interno della canzone. Dopo il 2022, l'anno di 'un saluto a zia Mara', abbiamo capito che bisognava un attimo stare attenti e correggere il tiro".
"Perché se prima era un gioco per i fantallenatori, ora era diventato un gioco anche per gli artisti in gara. Quindi gli artisti non subivano più passivamente il Fantasarremo ma ci giocavano attivamente. Noi ricordiamo nel 2022 la nostra Queen Emma che vinse facendosi inseguire dalle forze dell'ordine. Ma ricordiamo anche nel 2023 Marco Mengoni che vinse grazie ai suoi meriti sul campo, i meriti sportivi potremmo dire..."
Il 2022 poi è stato anche l'anno "in cui siamo stati invitati a Domenica In da Mara Venier ampiamente salutata dagli artisti in gara. Mi ricordo che siamo andati a Sanremo con la mia zafira a metano che quasi cadeva a pezzi. Quella è stata la prima volta dentro l'Ariston, indescrivibile".
Gli artisti e il FantaSanremo
Se le ultime quattro edizioni del festival sono state quasi indimenticabili, il merito è anche loro. "Il nostro regolamento, potremmo dire, l'ha scritto Achille Lauro visto che si basa su tutto quello che ha fatto sul palco dell'Ariston. Anzi, dovrebbe entrare a far parte della nostra squadra"."In questi anni poi è successo veramente di tutto come Gianni Morandi, epico, l'anno scorso con la scopa sul palco. Emma ci ha fatto vedere come si gioca e come si vince. Dargen è stato quello che ci ha messo più in difficoltà di tutti portando le fiamme sul palco con un accendino. Poi c'è stato anche Ultimo che ha fatto indossare il braccialetto del FantaSanremo a Eros Ramazzotti che l'ha messo sul microfono invece che metterselo al polso".
Paolo Di Falco