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di paolodifalco01
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Per gli appassionati di calcio (e non) arriva un’importante novità: il campionato di Serie A, grazie all’appoggio di Tim, non si troverà più sulla pay-tv satellitare ma su un'App in streaming: DAZN. Questo “passaggio” dalla televisione satellitare al web è davvero molto importante dato che mette fine, dopo quasi due decenni, all’era di Sky (che probabilmente conserverà tre partite a settimana) per entrare forse definitivamente all’era dello streaming. Il nostro Paese si sta dunque preparando a fare il salto di qualità con la banda larga e, si spera, che il calcio possa aiutare a velocizzarlo. Ma vediamo innanzitutto come funziona DAZN, la piattforma sulla quale da agosto 2021 e, per i prossimi tre anni, continueremo a vedere le partite.

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    DAZN è stato più volte definito il “Netflix dello Sport” dato che, come la piattaforma streaming dedicata ai film e alle serie tv, permette di seguire diversi match sportivi dalla Seria A alla MotoGP. Attraverso la sottoscrizione dell’abbonamento (che, per accogliere tutto il campionato italiano, dai 9,90 euro iniziali lieviterà intorno ai 30-35 euro) è possibile infatti accedere a tutto il catalogo in streaming e on demand del servizio, che include numerosi sport, da guardare in tutta comodità da qualsiasi dispositivo digitale: dalla TV allo Smartphone, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
    Attraverso il nuovo accordo Dazn, come detto, conquista ben 7 partite settimanali in esclusiva per 740 milioni di euro e le altre 3 condivise per altri 100 milioni. Quindi, in totale, 840 milioni di euro a stagione e circa due miliardi e mezzo in tre anni. La Serie A quindi sarà accessibile sia da App ma anche tramite TimVision, per cui probabilmente Tim lancerà pacchetti speciali.

    La piattaforma e il suo proprietario

    DAZN è stato lanciato nel 2016 in Germania, Austria, Svizzera e Giappone ed è poi arrivato nel 2017 in Canada, in Italia e Stati Uniti nel 2018 e in Spagna e Brasile nel 2019. L’espansione su scala globale è però avvenuta nel 2020, quando la piattaforma streaming ha allargato la sua copertura a ben 200 paesi e territori, rafforzando l’impegno a diventare la principale destinazione sportiva nel mondo.
    Un obiettivo fondamentale che si è prefissato da tempo il suo proprietario: il miliardario Len Blavatnik, nato nel 1957 in Ucraina ma cresciuto a Mosca e poi emigrato negli Stati Uniti nel 1978.
    Una fortuna, la sua, che inizia sicuramente con la vendita della sua partecipazione nell’azienda petrolifera TNK-BP, attraverso cui ha guadagnato 7 miliardi di dollari.
    Un’altra delle sue operazioni importanti è stata l’acquisizione nel 2011 del Warner Music Group per 3,3 miliardi di dollari, grazie alla quale è diventato uno degli uomini più influenti del mondo dell’entertainment. Così, oggi, nel suo vasto portafoglio figurano nomi che per noi rappresentano la quotidianità come Snapchat, Spotify e Zalando.
    Negli ultimi anni il miliardario 64enne non ha sbagliato quasi mai un investimento dimostrando di vederci lungo sul futuro, come nel caso del mercato musicale in streaming. Ad esempio, il Warner Music Group dai 3,3 miliardi iniziali oggi vale oltre 16 miliardi di dollari.

    Riuscirà a risollevare anche Dazn?

    Nonostante i numerosi investimenti, però, il Gruppo DAZN ha fatto registrare perdite per 1,4 miliardi di dollari nel 2019. La grande crisi che ha colpito non solo la piattaforma ma anche altre realtà come Sky è però relativa al 2020 ed è dovuta, principalmente, alla pandemia. I due colossi nel 2020 hanno perso circa 2,5 milioni di spettatori a giornata.
    Dopo lo stop del calcio per più di tre mesi a causa del Coronavirus lo share è crollato del 40%: la media di telespettatori nel periodo prima della chiusura a causa della pandemia era di 6,5 milioni ma durante l’estate è calata a 4 milioni. Insomma, un periodo sicuramente non facile. Ma la vera domanda è un'altra: è stato un azzardo puntare sulla Seria A italiana o l'ennesima scommessa vincente di Blavatnik?

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    Paolo Di Falco

    Data pubblicazione 30 Marzo 2021, Ore 15:04 Data aggiornamento 30 Marzo 2021, Ore 15:05
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