4 min
scrivere a mano

Ammettiamolo: ci hanno sempre detto che scrivere a mano aiuta a memorizzare meglio, ma molti di noi hanno pensato fosse solo un mito per farci studiare di più. E invece no: la scienza conferma che, quando si tratta di imparare davvero, carta e penna battono la tastiera.

Un gruppo di ricercatori norvegesi ha dimostrato che quando scriviamo a mano il cervello lavora a un livello molto più complesso. Non si tratta solo di nostalgia per i quaderni delle medie o per le penne glitter: i movimenti della mano attivano aree cerebrali che ci aiutano a ricordare meglio, concentrarci di più e persino essere più creativi. Il gesto di tracciare le lettere alla vecchia maniera conta molto di più di quanto possiamo immaginare.

Indice

  1. Il cervello “accende le luci”
  2. L’esperimento stile “cavia universitaria”
  3. Le lettere fanno la differenza
  4. Penna + quaderno ≠ fuori moda
  5. La vera power move per la mente

Il cervello “accende le luci”

Come riportato dalla testata 'Psychiatrics.com', la neuroscienziata scandinava Audrey van der Meer afferma che: "Quando si scrive a mano, i pattern di connettività cerebrale sono molto più elaborati rispetto a quando si digita su una tastiera".

Quindi possiamo immaginare che, con la penna in mano, il cervello si "illumini" esattamente come la città di New York vista dall'alto. Con la tastiera, invece, la situazione resta molto più piatta. Ed è proprio questa differenza a risultare cruciale per la memoria e l’apprendimento.

L’esperimento stile “cavia universitaria”

Per testare la loro teoria, i ricercatori hanno fatto scrivere e digitare a circa 30 studenti universitari. A volte dovevano scrivere in corsivo con un pennino digitale, altre volte comporre le stesse parole su una tastiera. Il tutto con addosso un caschetto pieno di sensori (EEG ad alta densità).

E ciò che è emerso è che, quando i ragazzi scrivevano a mano, la connettività cerebrale raggiungeva picchi molto alti. Quando scrivevano con una tastiera digitale, invece, zero cambiamenti.

Le lettere fanno la differenza

Il segreto della "vera scrittura" sta tutto nei micro-movimenti necessari per disegnare le lettere, poiché attivano molto più il cervello rispetto al semplice clic sui tasti.

Ed è anche il motivo per cui tanti bambini che imparano a scrivere solo su tablet faticano a distinguere alcune lettere: non hanno mai sentito il proprio corpo compiere quell'azione.

La dottoressa ha, inoltre, spiegato che scrivere a mano è anche un'esprienza multisensoriale, grazie all'aggiunta della vista e del tatto.

Penna + quaderno ≠ fuori moda

I ricercatori lo dicono ad alta voce: serve ancora la scrittura manuale a scuola. Suggeriscono, perciò, di reinserire nelle classi almeno un po’ di corsivo e di fissare regole chiare per non abbandonare del tutto penna e quaderno.

Ma niente guerra ai computer, comunque: van der Meer specifica, infatti, che scrivere al Pc può essere utile e più veloce in molte circostanze. 

La vera power move per la mente

Scrivere a mano, dunque, non è solo un esercizio di memoria. Perché è un gesto più lento e richiede attenzione, ti costringe a selezionare cosa scrivere, rielaborare e filtrare le idee.

Quindi sì, la prossima volta che prendi appunti ricorda: a volte la mossa più smart è tirare fuori il quaderno e la penna.

Skuola | TV
E ADESSO? La verità su cosa fare dopo la maturità

Rivedi lo speciale di Skuola.net e Gi Group dedicato a tutti i maturandi che vogliono prendere una decisione consapevole sul proprio futuro grazie ai consigli di esperti del settore.

Segui la diretta