
Ci sono voti che si dimenticano in fretta e parole che restano per sempre. Dagli studenti italiani la scuola viene spesso descritta come un campo di battaglia ma, ogni tanto, spuntano fuori delle storie che ci ricordano quale sia il vero cuore dell’educazione.
È proprio quello che è successo a Petacciato, un piccolo comune del Molise, dove una studentessa di terza media, appena finiti gli esami, ha deciso di mandare un messaggio alla sua prof. Ma non era un messaggio qualsiasi.
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Il messaggio che vale più di un dieci
Tutto è partito da una sera di metà giugno: è stato proprio quello il momento in cui la studentessa protagonista di questa storia ha preso il cellulare e ha deciso di scrivere alla sua professoressa: “Buonasera professoressa, scusi il disturbo, e soprattutto l’orario, ma mi sento in dovere di ringraziarla per tutto ciò che ha fatto per me, e non solo. Sono stati tre anni a dir poco meravigliosi, anche se a tratti turbolenti, che mi sono stati d’aiuto per crescere e maturare. […] Lei è stata molto di più di una professoressa e molto di più di quello che crede. […] Io la ricorderò per sempre così. Grazie per avermi insegnato l’essenziale, anche senza bisogno di parole”.
In questo caso non servono analisi del testo.
“Tu sei molto più che un numero”
La risposta dell’insegnante non si è fatta attendere. E, anche da parte sua, l'affetto e la stima non sono mancati: “Sei stata la luce dei miei occhi in questi anni. Sei perfetta nella tua meravigliosa imperfezione, mia piccola guerriera. Forte e fragile, sicura e incerta, complessa e semplice, e con un grande senso della giustizia. Tu sei molto più che un numero, e sono certa che saprai rendere la tua vita un capolavoro. […] Ma io sono solo lo specchio della tua Bellezza”.
Una scuola che non si vede, ma c’è
La storia, raccontata in forma anonima, è diventata virale. Questo perché tocca qualcosa di universale: l’idea che la scuola possa essere uno spazio sicuro, in cui sentirsi visti, riconosciuti, valorizzati e in cui si possano creare dei legami veri, profondi e umani con i docenti.
Ed è proprio questo tipo di "scuola" che oltre ad insegnare teoremi, postulati e storia può insegnare la vita vera.