Federico Bianchetti
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proposta saluto alla bandiera

In piedi e con il petto in fuori, "sull'attenti" davanti alla bandiera tricolore: forse, li immagina così Francesco Giubilei gli studenti italiani. Il collaboratore del Ministro della cultura Sangiuliano è finito al centro di una polemica che lo vede protagonista.

Il Presidente della Fondazione Tartarella ha infatti lanciato una proposta destinata a far discutere per molto: “Sarebbe bello introdurre nelle scuole pubbliche e private italiane il saluto alla bandiera prima dell'inizio delle lezioni per onorare la Patria”, ha scritto sul suo profilo Twitter Giubilei in occasione della ricorrenza del 7 gennaio che celebra il Tricolore. La pratica suggerita, in realtà, avviene ancora oggi in America anche se la proposta ha fatto storcere il naso a più di qualcuno.

Quando il saluto alla bandiera fu giudicato incostituzionale negli USA

Il cosìddetto “Pledge of Allegiance” - meglio noto come “saluto Bellamy” - è una pratica molto comune negli Stati Uniti e ancora oggi in uso in molti Stati. Letteralmente significa “Giuramento di fedeltà” e coinvolge sia militari che gli studenti delle scuole pubbliche americane. Ogni mattina, prima di entrare a scuola, gli studenti sfilano davanti la bandiera omaggiandola con il famoso saluto Bellamy. Non sono mancati attriti oltre oceano per questa modalità che viene da molti ritenuta obsoleta e divisiva. Ancora oggi si ricorda la sentenza della Corte d'appello di San Francisco che aveva dichiarato incostituzionale il saluto alla bandiera.

Lo stesso è accaduto sul web: la reazione alla proposta di Giubilei non si è fatta attendere. ”In classe, ogni singola mattina, onoriamo già qualcosa di grandioso che ci rappresenta più di qualsiasi pezzo di stoffa: le idee. Le bandiere, come i confini, dividono ed escludono, a scuola facciamo altro” scrive qualcuno. ”Ma tu lo sai che il “Pledge of Allegiance” è una cosa per la quale tutto il mondo prende in giro gli americani? È una delle usanze più stupide che ci sia in giro” commenta qualcun altro sotto il post. Ma c'è anche chi ha accolto con entusiasmo l'idea: ”Assolutamente si. Viva la Patria!” scrive un utente.

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