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Perché giugno è il Pride MonthGiugno è il cosiddetto Pride Month, ovvero il mese dedicato all’orgoglio gay, per celebrare e incentivare la parità dei diritti di genere e l’amore in ogni forma, senza discriminazioni. Molti sono gli eventi organizzati in onore di tutta la comunità LGBTQIA+, acronimo di Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Queer, Intersessuali e Asessuali, con l’aggiunta del “più”, per includere tutti gli altri generi meno categorizzabili e definibili.

Ma perché proprio giugno? Scopriamo qui di seguito quali sono le ragioni e quali manifestazioni sono in programma durante il periodo arcobaleno.

Le origini: perché giugno è il mese dell’orgoglio gay

L’origine del Pride affonda le radici nella notte tra il 27 e il 28 giugno del lontano 1969, tra le mura dello Stonewall Inn, bar gay del Greenwich Village di New York. In quella serata avvenne infatti una delle tante retate della polizia, compiuta appunto ai danni degli avventori del locale accusati di indecenza a causa del loro orientamento sessuale. In questa occasione passata alla storia, però, i presenti opposero resistenza, ribellandosi alle forze dell’ordine. Quello fu l’inizio dei cosiddetti “moti di Stonewall”: la comunità gay, stufa dei continui soprusi, delle continue violenze e discriminazioni nei loro confronti, si riversò in strada senza più nascondere il proprio orientamento sessuale. Ma questo fu solo l’inizio di una battaglia che dura tutt’oggi.

Il 28 giugno 1970, ad appena un anno dai fatti di Stonewall, venne organizzata dalla Christopher Street Liberation Day Committee la prima manifestazione gay, a New York. Così il ‘New York Times’: “Migliaia di giovani omosessuali uomini e donne da tutto il nord-est marciarono da Greenwich Village a Sheep Meadow e Central Park proclamando la nuova forza e orgoglio delle persone gay”. Il 28 giugno 1970 avvenne quindi il primo Gay Pride della storia. Lo scopo dei manifestanti era proprio quello di “mostrarsi”, di “farsi notare”, senza doversi più nascondere agli occhi degli altri. Allo scopo, non vennero certo disdegnati vestiti particolarmente stravaganti e colorati. Non a caso, il motto ufficiale del movimento dell’orgoglio gay divenne: Say it clear, say it loud: gay is good, gay is proud! (“Dillo chiaro, dillo forte: essere gay è buono, essere gay è motivo d’orgoglio!”).

L’Italia arrivò più di vent’anni dopo, nel 1994, quando fu organizzata il primo Gay Pride ufficiale, a cui parteciparono oltre diecimila persone.

Gli eventi in programma per il Gay Pride

Quali gli eventi in programma quest’anno? Iniziamo con il 3 giugno, quando si terranno il Dolomiti Pride a Trento, il Padova Pride e il Pavia Pride. Cinque giorni dopo, l’8 giugno, avremo invece i Gay Pride di Firenze, Latina e Verona.

Il 10 giugno sarà la volta dello Stretto Pride a Messina e dei Pride a Roma, Pordenone, Foggia, Genova, Avellino, Lecco, Cuneo e Dolo. Dopodiché bisognerà aspettare il 17 giugno per i Pride di Varese, Bergamo, Catania, Bari, Parma, Torino, La Spezia, Mantova, Treviso, Civitanova e Jesi. Il 15 giugno a Belluno.

Gli ultimi appuntamenti del mese cadranno il 24 giugno, con i Pride di Milano, Chieti, Palermo, Perugia, Taranto, Cagliari, Trieste, Venezia e Reggio Emilia.

Le manifestazioni però non finiscono qui. Il primo luglio il Pride si sposterà a Napoli, Bologna, Lecce, Siracusa, Ragusa, Favignana e Lodi. Il 22 luglio a Matera e a Reggio Calabria, mentre il 29 a Campobasso.

In ultimo, al volgere dell’estate si sfilerà il 6 agosto con il Rimini summer Pride, per poi continuare il 2 settembre a Brescia, il 9 a Taormina, il 10 ad Alcamo. Il 16 settembre sarà invece il turno dei Pride a Scafati e Monza. Prevista dal 30 settembre al 7 ottobre l’Aosta Pride Week.

Data pubblicazione 1 Giugno 2023, Ore 11:17 Data aggiornamento 1 Giugno 2023, Ore 11:25
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