
La scuola è offline, ma la creatività degli studenti è decisamente online. A un mese dall’introduzione del divieto di smartphone durante le lezioni, anche alle scuole superiori, non si parla solo di regole e disciplina: si parla soprattutto di invenzione, ironia e tanta, tantissima voglia di rendere virale anche la noia.
Perché se da una parte i cellulari sono stati messi via, dall’altra TikTok continua a raccontare in differita tutto quello che succede tra i banchi. Spoiler: succedono cose assurde, e bellissime.
Indice
- Penne giganti e ragazzi chill
- Colorare per sopravvivere (alla noia)
- iPhone 17, versione cartoncino
- Compagni di banco… immaginari
- Ping pong con l’astuccio (e senza regole)
- Il biliardino di carta (approvato dalla prof)
- Bigliettini, buchi nel muro e walkie‑talkie
- Vietato l’uso del cellulare, al via la fantasia
Penne giganti e ragazzi chill
In un video diventato virale si legge: “La prof minaccia di metterci la nota, ma noi siamo soltanto due ragazze chill con la nostra nuova penna”. Le protagoniste sono due studentesse che, per affrontare l’assenza del telefono e la noia di alcune lezioni, si sono costruite una penna lunga un metro. Sì, un metro.
Nei commenti, c’è chi rincara la dose: “Noi avevamo la palo‑penna, un palo per la segnaletica con una penna legata sulla punta. Scomoda”. A ricordarci che la genialità studentesca non è mai banale, anche se a volte lo è la forma.
E l’ironia non manca: “Togliamo i telefoni appena entrano in classe, così non si distraggono. Certo, come no”. Insomma, la distrazione si evolve, cambia forma e viene documentata.
@lamitica2f Sputtaniamo la 2F
♬ original sound - Pkg-Abi27
Colorare per sopravvivere (alla noia)
Chi l’avrebbe mai detto che in un liceo si sarebbe tornati ai libri da colorare per bambini? Succede davvero, come documentato in un altro TikTok. In alcune classi, questa stessa voglia di creare ha dato vita a una vera e propria mostra d’arte: disegni ovunque, incollati alle pareti come fossero quadri in un museo colorato.
“A fine anno pure il pavimento sarà tappezzato di disegni”, scrive qualcuno. Un altro utente scherza: “È palesemente il muro della pediatra”.
@lediveee__ tecniche alternative per stare senza telefoni #perte #voliamoneiperte #esaurimento #follia #foryou
♬ Noi lavoriamo nella meccanica di precisione - FΛƬIMΛ🐉🌸
@4bsiciliani #telefoni #fyp #scuolaitaliana #valditara
♬ Halo - Samurai Jay & Vito Salamanca
iPhone 17, versione cartoncino
Per i più nostalgici della tecnologia, c’è chi ha deciso di costruire un iPhone 17… di cartoncino. È un’opera interattiva: ogni schermata è un foglio diverso, ogni app ha il suo mini‑pezzo dedicato. È come un libro‑giocattolo, ma versione smartphone.
Nei commenti c’è chi scrive: “Quello che facevo alle elementari”. A dimostrazione che a volte basta un’idea semplice per riportare in vita la magia dell’infanzia. E forse anche per combattere la sindrome da “arto fantasma” del telefono.
@camy_burga iPhone 17 a scuola #fyp #rischiosospensione #nota #iphone17
♬ Coleen - The Heavy
Compagni di banco… immaginari
In alcune scuole gli studenti hanno creato nuovi compagni di classe. In un video spopola la maschera di Lewis Hamilton, posizionata su una felpa, seduta diligentemente al proprio posto.
“Immagina dire 'come compagno di classe ho il vincitore di 7 mondiali di F1'... ah, aspetta, voi potete dirlo!”. È la scuola come teatro dell’assurdo, ma anche della creatività condivisa.
@meliiii737 #scienzeumarecore #formula1 #❤️❤️❤️ #fyp #foryou
♬ CAN'T STOP THE FEELING! (from DreamWorks Animation's "TROLLS") - Justin Timberlake
Ping pong con l’astuccio (e senza regole)
“POV: vi tolgono il telefono in un’ora di supplenza e vi annoiate”. È quello che si legge in un TikTok dove quattro studenti si sfidano in una partita di ping pong improvvisata.
Le racchette? Un cestino della spazzatura, un astuccio, una borsa. E quando qualcuno chiede: “Con cosa hai filmato il video?”, le risposte sono un capolavoro di sarcasmo collettivo: “Palesemente la Nintendo DS”, “La GoPro”, “Ray‑Ban Meta Display”, “Gli occhi", "La telecamera del 1930”. La gen Z dimostra di saper affrontare ogni situazione con ironia.
@dali_lariccia #school #pingpong #esami #telefono #perte
♬ Blue Danube Waltz - The London Symphony Orchestra
Il biliardino di carta (approvato dalla prof)
A volte la creatività è così bella che anche i docenti la celebrano. In un TikTok, una professoressa condivide l’invenzione di una sua studentessa: un biliardino in miniatura, costruito completamente con carta. Porte, palla, segnapunti: tutto fatto a mano.
La docente spiega: “La ragazza nel video è già stata interrogata e ha preso 8. Perché lo sottolineo? Per evidenziare che momenti di leggerezza sono possibili e valorizzabili, piuttosto che sanzionati, solo in classi in cui è possibile spiegare in tranquillità e i discenti stanno attenti, recepiscono e studiano”.
@annachiaragiordani La creatività torna in scena! #scuola #perte
♬ suono originale - anna chiara
Un altro insegnante racconta nei commenti: “Nella mia classe uno studente di seconda superiore ha creato un acquario di carta con tanto di pesci sorretti da fili di cotone. Alla richiesta di visionare i suoi appunti mi ha risposto 'mi viene più facile concentrarmi facendo altro, le piace?' Beh, sicuramente 10 per la creatività”. Perché no, la scuola non è solo rigore. È anche comprensione.
Bigliettini, buchi nel muro e walkie‑talkie
Anche la comunicazione tra classi si è adattata all’assenza di smartphone. In un video si vede un foglietto viaggiare attraverso un buco nel muro. “Noi comunichiamo con i walkie‑talkie”, scrive un altro studente nei commenti. Altro che WhatsApp: è tornata la chat cartacea, con tanto di ingegno strutturale.
@giulupu mandiamo un ringraziamento al ministro #liceoartistico🎨 #valditaramacosafai
♬ sonido original - Naty
Vietato l’uso del cellulare, al via la fantasia
Un mese senza smartphone, dunque, non ha spento la vita tra i banchi. Al contrario, ha acceso qualcosa che forse si stava spegnendo: il gioco, l’inventiva, la complicità, e sì, anche un po’ di ironica ribellione.
Come scrive un’utente con umorismo: “Ringrazio che ai miei tempi non c’era TikTok da cui copiare le idee, probabilmente sarei uscita con il 6 in condotta ogni anno”.
E mentre le scuole cercano nuovi equilibri tra attenzione e distrazione, gli studenti rispondono a modo loro: creando, colorando, ridendo. Offline, ma più vivi che mai.