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cos'è il vaiolo delle scimmieNegli ultimi giorni l'Europa è scossa da un nuovo temibile virus: il vaiolo delle scimmie. Si tratta di una malattia di originale animale che può arrivare ad infettare anche l'uomo.

Originariamente si pensava che il virus fosse legato alle scimmie in cattività, ma dopo un attendo studio è stato accertato come questo possa trasmettersi anche dai piccoli roditori che popolano l'Africa Centrale.
Mal di testa, dolori muscolari, febbre alta e croste cutanee tra i principali sintomi di questa malattia, endemica in Africa, e ora salita alle cronache per i contagi avvenuti nel mondo occidentale.

Quasi un centinaio di casi in Europa: sei in Italia

Benché il virus fosse noto da ormai oltre 60 anni, non ha mai attirato le attenzioni dell'opinione pubblica. Questo perché essendo prevalentemente presente in ambienti circoscritti tipici delle Americhe del Sud e dell'Africa Centrale, non aveva mai destato preoccupazione. Negli ultimi tempi però la situazione sembra precipitata, con l'OMS che al 21 maggio aveva individuato 92 casi accertati in Europa. In Italia invece, i dati della giornata di ieri confermano 6 casi.

Vaiolo delle scimmie: trasmissione

La trasmissione da uomo a uomo è un evento fino ad oggi poco studiato. Tuttavia le prime ipotesi lasciano intendere che la modalità principale di trasmissione sia per via aerea. Ma non vengono escluse altre alternative, tra cui il rapporto sessuale. E non solo, occorre evitare qualsiasi oggetto possa essere contaminato come gli indumenti e gli asciugamani.

Riguardo la contagiosità, il paziente sembra avere un'alta carica virale già con lo sviluppo dei primissimi sintomi, rimanendo contagioso finché non sopraggiunge la caduta delle croste cutanee. Motivo per cui è consigliabile evitare a priori il contatto fisico con l'infetto. Al momento gli esperti escludono il precipitare del fenomeno, ma ad ogni modo i più esposti sono i nati dopo il 1980: anno in cui terminò la vaccinazione contro il vaiolo perché ormai debellato. Chi invece risulta vaccinato non ha nulla da temere poiché il vaccino copre anche questa variante.